COSENZA Luigia Granata è una eclettica artista e designer cosentina. Pittrice, illustratrice per diverse riviste e testi internazionali ed esperta di cromoterapia. Vincitrice di prestigiosi premi tra i quali il “Flavio Magno Aurelio Cassiodoro”, le sue opere sono esposte in mostre permanenti sia nelle più grandi città italiane che tra gli Stati Uniti, la Cina e il Canada. Tra il 2015 e il 2017 ha creato la GDesignItaly allo scopo di promuove le collezioni, fatte a mano, dedicate alla moda e al design. A parlarne stasera nella nuova puntata di “Ti racconto un’impresa”, il format de L’altro Corriere Tv dedicato alle storie delle aziende più importanti della tradizione calabrese (in onda sul canale 75 a partire dalle 21), sarà proprio lei. «Questa impresa – ha affermato – nasce quasi da una scommessa, perché qualche anno fa, insieme a una amica, abbiamo organizzato una mostra con una sfilata di foulard dipinti da me per beneficienza. Si è rivelata un grande successo, ripetuto anche a Expo Milano 2015. In quell’occasione fui invitata dalla Regione a esporre questa collezione dedicata ai frutti della terra di Calabria. Subito dopo ho avuto richieste di acquisto da tutto il mondo. Essendo un’artista, non sapevo come muovermi e a quel punto una mia amica mi ha detto: “Visto che ci sono tutte queste richieste, perché non apriamo un’azienda?”. In quel momento non mi sentivo ancora pronta a fare un passo del genere, al contempo ho iniziato però a far confezionare delle casacche per me e mettevo le foto sul mio profilo facebook».
«Da lì in poi – racconta – la richiesta è aumentata ulteriormente, mi contattavano addirittura da New York, dall’Australia. C’era molta curiosità intorno ai miei prodotti, in molti mi chiedevano cosa rappresentassero le immagini sui foulard e sugli abiti da me disegnati. A quel punto ho deciso che era arrivato il momento di aprire un’impresa. È nata così una piccola azienda artigianale nella quale ho coinvolto sarte e sartorie piccole di tutta Italia, da Como alla Calabria. A Como, così come a Varese, stampano le sete, le serigrafie artistiche come quelle che si trovano nei musei. Da lì vengono fatti tutti i passaggi, giungono in Calabria dove io disegno i cartamodelli e li faccio confezionare dalle sartine dei luoghi della nostra provincia». (redazione@corrierecal.it)
x
x