COSENZA «50 anni fa Stefano e Virgilio Mattei furono bruciati vivi a Primavalle per la sola “colpa” di essere o figli del segretario di sezione del Msi. Fu un delitto orribile e purtroppo impunito che dovrebbe suscitare il ricordo di tutti». Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. «Achille Lollo che fu riconosciuto come colpevole – dice Antoniozzi – riuscì a scappare anche grazie all’aiuto di influenti personaggi della politica e della cultura. È doveroso ricordare – prosegue Antoniozzi – un giovane e un bambino arsi vivi per l’odio che c’era tra le parti ed è altrettanto doveroso sottolineare che quell’orribile delitto non ebbe giustizia. Tantissimi ragazzi innocenti di destra e dì sinistra morirono a causa di un clima che snaturo completamente le ragioni di una protesta di rinnovamento della società. La strage di Primavalle – conclude Antoniozzi – è l’emblema anche di una considerazione sbagliata delle morti innocenti, poiché purtroppo vigeva un clima pseudoculturale che legittimava l’uccisione dei “fascisti”: non accada mai più che ci si uccida o ci si scontri fisicamente per contrapposizioni ideologiche e si coltivi il ricordo come monito per insegnare ai giovani che la battaglia politica si fa con il rispetto e con la nonviolenza».
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