COSENZA «Incongruenze e contraddizioni tali da far ritenere falsi i fatti denunciati». Con queste motivazioni il giudice del lavoro di Cosenza ha annullato il licenziamento del professore di Matematica, Angelo Bastone, l’insegnante del liceo “Valentini-Majorana” di Castrolibero salito l’anno scorso agli onori della cronaca quando gli studenti occuparono l’istituto manifestando contro le presunte molestie sessuali nei confronti di una ragazza. Con la sentenza, che sgonfia oggettivamente lo scandalo, inoltre è stato condannato il ministero dell’Istruzione a pagare gli stipendi persi e a versare il Tfr dal giorno in cui l’insegnante fu mandato a casa fino al suo reintegro. Accolte in sostanza dal giudice del lavoro di Cosenza le tesi dei legali di Bastone, gli avvocati Attilio Santiago e Giovanni Consoli, che hanno dimostrato che, nel febbraio 2022, il prof. Bastone era in malattia e quindi non poteva essere a scuola dove, stando ai verbali resi a carabinieri e pm, la studentessa disse d’esser stata minacciata. Il tribunale ritiene che «i dati probatori risultano decisamente smentiti» e che i fatti contestati al professore «debbano ritenersi insussistenti per l’inattendibilità della fonte dell’accusa, attesi i dati falsi emersi nel corso dell’istruttoria e le descritte gravi contraddizioni, anch’esse univocamente sintomatiche di un racconto non veritiero». La sentenza del giudice del lavoro di Cosenza potrebbe riflettersi anche sull’inchiesta penale alla luce del fatto che – si legge nel provvedimento – «le incongruenze, le palesi contraddizioni, la falsità dei fatti relativi alla molestia fisica riferita al 2018 e alla reazione verbale alle accuse che il prof. Bastone avrebbe avuto nel 2022 giustificano una valutazione di inattendibilità che investe l’intero narrato della studentessa». La ragazza ora rischia di essere accusata di falsa testimonianza.
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