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“alchimie” politiche

Catanzaro, l’anatra di Fiorita non è più “zoppa”. La Lega: «Il sindaco vuole solo tirare a campare»

Il “soccorso” dai banchi dell’opposizione nell’ultimo Consiglio comunale consegna al primo cittadino una maggioranza numerica anche se politicamente eterogenea

Pubblicato il: 16/04/2023 – 13:02
Catanzaro, l’anatra di Fiorita non è più “zoppa”. La Lega: «Il sindaco vuole solo tirare a campare»

CATANZARO L’anatra non è più zoppa. L’ultimo Consiglio comunale, dedicato all’approvazione del bilancio di previsione, ha rappresentato per il sindaco di Catanzaro Niola Fiorita lo “snodo” politicamente più significativo dall’inizio della legislatura: eletto alla guida del centrosinistra che è in minoranza in aula, adesso Fiorita in realtà può contare su una maggioranza, grazie al sostegno arrivato da consiglieri candidati con il centrodestra ma ora battitori liberi. Una maggioranza molto eterogenea, sicuramente posticcia, e politicamente per la verità molto pasticciata, ma sempre maggioranza. La situazione che si è venuta a creare a Palazzo De Nobili ovviamente si apre a tanti scenari, compreso un ritocco della Giunta comunale che però Fiorita finora non ha mai ufficialmente prospettato (e che secondo molti analisti non farà, almeno non nell’immediato). Intanto, il nuovo quadro nell’aula consiliare scatena le critiche del centrodestra, con la Lega che parla di un Fiorita che vuole solo «tirare a campare e altri esponenti dell’opposizione che accusano il sindaco di «incapacità amministrative».

L’intervento della Lega

«L’amministrazione guidata dal sindaco di centrosinistra Nicola Fiorita, pur di vedersi approvato il bilancio, ha dovuto ricorrere a una maggioranza diversa da quella suggellata dal voto di giugno dello scorso anno», dice anzitutto il gruppo della Lega, che ha fatto il suo esordio ufficiale in Consiglio comunale. Secondo il Carroccio «alcuni consiglieri comunali, sebbene eletti nelle liste di centrodestra, hanno deciso, in autonomia, di non votare contro il bilancio di previsione proposto dalla Giunta Fiorita. Anzi, alcuni che hanno votato sì’ al bilancio, hanno annunciato persino l’adesione al Gruppo misto, sancendo, di conseguenza, la fuoriuscita di fatto dal centrodestra che li ha eletti; alcuni si sono astenuti, altri hanno abbandonato l’aula prima del voto. Se ne prende atto, sottolineando tuttavia che si tratta di scelte politiche che non condividiamo e di cui, prima che ai partiti di centrodestra, bisognerà rendere conto ai propri elettori. D’altronde, una situazione così politicamente mortificante per la politica e per la città, era già accaduta in occasione del voto per il presidente del Consiglio comunale e persino quando si è votato per il presidente della Provincia, quando alcuni del centrodestra votarono il sindaco Fiorita. Tutto in linea con le vecchie abitudini trasformiste ed eticamente deplorevoli che hanno provocato danni enormi all’Italia e alla Calabria. Per quanto ci riguarda – rimarca il gruppo della Lega  a fronte della condizione di “minoranza in Consiglio comunale del sindaco, siamo sempre stati dell’avviso che l’unico vero “Patto per la città” potesse essere sottoscritto solo per pianificare interventi finalizzati a promuovere lo sviluppo di Catanzaro. Tant’è che il centrodestra alla guida della Regione, nel giro di poco tempo,  è riuscito ad ottenere risultati formidabili che si attendevano da decenni. Nonostante ciò, la “nuova”’ guida del Comune di Catanzaro si è dimostrata “vecchia” in ogni suo atteggiamento e proiettata a garantirsi non certo, come è stato pomposamente detto, l’approvazione di un bilancio “di rigore e garanzia”, ma l’approvazione di un bilancio stiracchiato e con il coinvolgimento di transfughi del centrodestra verso cui, nel recente passato, ha lanciato accuse pesanti.  Alla prova dei fatti, l’amministrazione Fiorita,  distante anni luce dal cambiamento annunciato in campagna elettorale, svela oggi ai catanzaresi, riabilitando stagioni politiche che aveva definitivo disastrose,  l’unica sua preoccupazione: tirare a campare. Comunque e con chiunque».

L’intervento di Polimeni, Concolino, Lobello e Riccio

A loro volta, i consiglieri comunali di minoranza dei consiglieri comunali Marco Polimeni, Lea Concolino, Alessandra Lobello, Eugenio Riccio, osservano che «il sindaco Fiorita pare che continui ad abitare su pianeti diversi da quello terrestre. Quanto da lui dichiarato nell’ultimo Consiglio comunale è paradossale. Fiorita, continuando a decantare le sue lunghe bugie, vuole camuffare la sua inabilità amministrativa con l’aver trovato debiti che, a suo avviso, sarebbero stati lasciati dalla precedente amministrazione. Premesso che, prima di diventare sindaco, Fiorita è stato seduto fra i banchi dell’opposizione prendendo visione dei bilanci che gli sono stati proposti e non può, quindi, non ricordare che da anni i capitoli di spesa non trasudano di soldi. Come da lui stesso ricordato, il Comune di Catanzaro ha visto riconoscersi, dal 2010 al 2015, 15 milioni in meno di trasferimenti da parte del Governo centrale. Per tale motivo il precedente sindaco, che godeva di capacità amministrative certamente diverse da quelle dell’attuale, ha concentrato le sue massime attenzioni a reperire tutti i finanziamenti possibili per non lasciare indietro la Città.  Ciò che è morta con l’avvento del nuovo primo cittadino – concludono Polimeni, Concolino, Lobello e Riccio –  è la capacità di mandare avanti la città nonostante le difficoltà economiche strutturali esistenti da anni. Se Fiorita non è in grado di gestire la cosa pubblica, non addossi colpe a chi ha lavorato con serietà e abnegazione, superando gli ostacoli senza parlar mai male di nessuno. Ammetta, dopo quasi un anno, le sue evidenti incapacità amministrative e le sue lacune imbarazzanti,  s’impegni a non perdere ulteriori finanziamenti com’è accaduto nel caso dei 15 milioni destinati al dissesto idrogeologico e non giustifichi la sua inoperosità cercando sempre altrove le responsabilità. Dopo un anno prenda coscienza che è lui il sindaco della città e quel che si doveva comprendere si è già amaramente compreso». (c. a.)

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