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l’iniziativa

SudHeritage, nei Musei d’impresa la storia della Calabria che produce – VIDEO E FOTO

Debutta l’associazione fondata da Amarelli, Callipo, Gias, Lanificio Leo, Librandi, Museo del Bergamotto, Rubbettino e Terme di Caronte

Pubblicato il: 17/04/2023 – 13:35
SudHeritage, nei Musei d’impresa la storia della Calabria che produce – VIDEO E FOTO

ROCCA DI NETO Evento nell’evento domenica al Vi.tes.s., il museo aziendale Librandi, a Rosaneti, la tenuta in agro dei comuni di Rocca di Neto e Casabona nel Crotonese: insieme all’illustrazione, da parte di Gregorio Aversa (direttore del Museo archeologico di Crotone, del Museo aziendale creato dai Librandi, ha debuttato infatti l’associazione Sudheritage fondata da Amarelli, Callipo, Gias Spa, Lanificio Leo, Librandi, Museo del Bergamotto, Rubbettino e Terme di Caronte per promuovere i territori tramite i musei di impresa.

Nicodemo Librandi: «Ho sempre creduto nella Calabria, raccontiamone le positività»

Nicodemo Librandi

«È una vita che insisto su questi temi, io sono uno che ha sempre creduto nella Calabria, Non vedo perché i giovani non debbano credere in qualcosa che li faccia affezionare e restare qui. Negatività e luoghi comuni sulla Calabria mi hanno inseguito e fatto soffrire per tutta la vita, è il momento di mettere in evidenza le positività», ha esordito Nicodemo Librandi, presidente dell’associazione, oltre che guida storica dell’omonima azienda vitivinicola.

«La rete che abbiamo varato con Sudheritage – ha spiegato ancora Librandi – non è rivolta al passato ma punta a mettere in luce percorsi comuni di attività di ricerca e innovazione. L’impegno per la qualità e l’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente delle otto aziende associate può contribuire, oltre che a riempire i tanti deficit di narrazione della storia del lavoro in Calabria, a orientare significative traiettorie di evoluzione e slancio verso il futuro». L’idea di coinvolgere aziende importanti nasce, ha evidenziato Librandi, «dalla necessità di avere stesse vedute e capacità operative. Sono aziende conosciute fuori dai confini regionali e tutte hanno voglia di promuovere i nostri territori. Perché in Calabria si sta bene e vorrei che anche gli altri lo percepissero».

Gallo: «La nostra trazione rurale va esibita come un vessillo»

Gianluca Gallo

«Per decenni ci siamo vergognati di una tradizione rurale che è legata a ogni famiglia calabrese e che invece oggi dobbiamo riconsiderare ed esporre come un vessillo – ha sostenuto Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura –. Non lo diciamo noi, ce lo dice l’Europa, che ci considera una delle regioni più sostenibili. Tutto questo per noi deve diventare un elemento di crescita, in una alleanza tra imprese oggi più mature e istituzioni, che possono guardare a un connubio in un momento, quello della ripartenza post Covid che ci vede non più ultimi tra gli ultimi ma con la consapevolezza di poter ripartire dalle nostre risorse». «La Calabria – ha detto ancora l’assessore a differenza di quanto farebbero pensare antichi e nuovi stereotipi, custodisce testimonianze di una cultura del lavoro diffusa sul territorio con un profilo manifatturiero e agroalimentare tutt’altro che trascurabile. C’è un gran fermento in questo momento e noi dobbiamo avere la capacità di sostenerlo: guardo al futuro con fiducia. Nel 2022 dell’agroalimentare raccontano una crescita importante. Ora è il momento di combinare il “prodotto territorio” e i prodotti del territorio secondo un modello di sviluppo che la Calabria non ha mai avuto».

In Calabria i “volti nobili” del Mezzogiorno

«Non sono poche le aziende calabresi che, grazie a un’accorta innovazione – è detto in una nota degli organizzatori – sono riuscite a conciliare nel tempo tradizione e resistenza sul mercato. Divenendo “volti nobili” del Mezzogiorno italiano, in alcuni casi anche per aver già superato secoli di lavoro e ininterrotte attività produttive.

Lo hanno evidenziato, tra gli altri, Gloria Tenuta, manager della Gias di Mongrassano, azienda leader nella surgelazione di ortaggi e verdure, Florindo Rubbettino dell’omonima casa editrice di Soveria Mannelli, Emilio Cataldi, presidente della Terme di Caronte Spa di Lamezia Terme, Rosario Branda, direttore di Confindustria-Calabria, Emilio Leo titolare del Lanificio Leo di Soveria Mannelli e lo stesso Nicodemo Librandi». 
Documenti, apparecchiature, reperti e strumenti conservati e organizzati per la fruizione pubblica rappresentano occasioni preziose per incontrare una pluralità di territori e le peculiarità di vari comparti. Sono, in rete, un itinerario turistico notevolmente attrattivo e contribuiscono a far conoscere meglio una Calabria certamente difficile ma non per questo estranea ai processi di modernizzazione e a originali percorsi di innovazione e crescita sociale. (redazione@corrierecal.it)

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