COSENZA Sono le ricchezze idriche della Sila l’oggetto di un servizio di Unomattina andato in onda qualche giorno fa su Rai Uno. Ospite il direttore del Parco nazionale della Sila Ilario Treccosti che ha raccontato le meraviglie dell’Altopiano all’inviato della storica trasmissione. «Il Parco della Sila – ha spiegato Treccosti – è tutto straordinario, meraviglioso: vegetazione eccezionale, posti bellissimi da vedere e da gustare». E c’è «tantissima acqua, questa è la parte più piovosa della Calabria. Abbiamo tre grandi laghi, tre grandi invasi artificiali: Cecita, Arvo e Ampollino. Sono tre invasi realizzati dall’uomo a fini di produzione di energia elettrica».
Stimolato dall’inviato, Treccosti spiega che si tratta di laghi «belli e utili. La loro acqua viene utilizzata anche a fini irrigui; questi territori sono straordinari anche per la presenza di colture particolari. E anche una grande fauna». Per raccontarla le telecamere di Unomattina si spostano a 1.300 metri nella zona di Aria Macina, «dove – continua a raccontare il direttore del Parco nazionale – nidificano uccelli acquatici e troviamo piccoli anfibi che sono sentinelle di biodiversità come l’ululone appenninico, il tritone crespato. Tutta una serie di piccole creature che ci fanno capire che siamo in una zona protetta, dove la biodiversità si mantiene ad alti livelli». Anche grazie all’aria più buona d’Europa.
Unomattina evidenza poi l’esistenza del progetto per la conservazione della lontra. «È uno studio – dice ancora Treccosti – che il Parco nazionale della Sila sta portando avanti grazie a un finanziamento del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Questo progetto ci ha fatto avere evidenze scientifiche che in queste aree c’è una presenza in continuo aumento di lontre». (redazione@corrierecal.it)
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