Ponte sullo Stretto, l’Anac striglia il governo: «Troppi vantaggi ai privati»

ROMA Per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è necessario fare attenzione ai vincoli europei , soprattutto finanziari. È il suggerimento di presidente dell’Autorità Anticorruzione (Anac) Giuseppe Busia  nel corso dell’audizione nelle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera sul decreto Ponte. Busia ha ricordato che la direttiva europea prevede la possibilità di non procedere alla gara, come il governo intende fare per il Ponte, purché l’aumento dei costi rispetto al progetto originario non superi il 50%. «Esiste un vincolo europeo, previsto dall’articolo 72 della direttiva appalti, che opportunamente il decreto richiama, che stabilisce alcuni paletti da non superare se si vuole evitare la gara», ha spiegato Busia sottolineando che «questo vincolo impone una verifica attenta del Parlamento sulla scelta di non effettuare una nuova gara».
Occorrerà dunque che «il Parlamento valuti l’applicabilità di questa disposizione – ha sottolineato Busia – chiarendo se il riferimento è al progetto della gara oppure al progetto esecutivo».
È necessario poi, ha aggiunto il presidente dell’Anac «la valutazione dell’impatto economico delle modifiche per verificarne la compatibilità». 
Inoltre, «la scelta di non effettuare la gara impone di non superare alcuni limiti, anche finanziari del costo dell’opera, e questo dovrà essere visto a distanza di tanto tempo», ha proseguito Busia, sottolineando la necessità di «inserire una serie di vincoli, in primis il tempo in cui il contraente generale deve essere chiamato a rispettare i tempi di costruzione, legati anche a possibili finanziamenti europei. Quindi occorre essere stringenti su questo».