CATANZARO Due pianoforti a coda di particolare rilievo, 5 pianoforti verticali, 8 digitali, tutto l’apparato per strumenti a tastiera e percussione assieme ad arredi e supporti didattici, un importante patrimonio fino a poco tempo fa inutilizzato e che da oggi è entrato invece nella disponibilità del Conservatorio Statale di Musica «P.I. Tchaikovsky»
La scelta è stata voluta dalla Giunta comunale di Catanzaro, guidata dal sindaco Nicola Fiorita, che qualche settimana aveva deciso di recuperare questo patrimonio che giaceva inutilizzato a Palazzo Rossi e donarlo al Conservatorio in vista dello start ufficiale delle attività didattiche nel cuore del centro storico.
Le sale del Conservatorio, a palazzo Stella, sono dunque ulteriormente ricche; stamane la conferenza stampa anche in coincidenza dell’apertura delle ammissioni in Conservatorio per l’Anno accademico 2023/2024.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore del Conservatorio Pierfrancesco Pullia: «La nostra offerta formativa è particolarmente consistente, conta su 134 corsi, dai corsi base ai propedeutici, dai diplomi accademici di I Livello ai Corsi Accademici di II Livello.
Questa sede a Catanzaro, unita a quella di Nocera Terinese, ci dà la possibilità di rispondere adeguatamente alle richieste che provengono in numero sempre più consistente dai giovani. Ringrazio l’amministrazione comunale di Catanzaro per la sensibilità dimostrata nel recuperare il patrimonio di strumenti che da oggi è a nostra disposizione, come è noto infatti gli strumenti professionali non utilizzati vanno poi dispersi. Ripartono anche le attività al Teatro Politeama, dal 2 al 7 maggio laboratorio didattico per gli studenti ed il 7 maggio spettacolo aperto al pubblico con il Rigoletto di Giuseppe Verdi».
Per il sindaco di Catanzaro la messa a disposizione di strumenti ed arredi era «un traguardo che questa amministrazione ha inteso supportare, convinti dell’importanza strategica che un presidio accademico di alto livello può garantire per la crescita della città». Alla conferenza stampa ha partecipato anche il consigliere provinciale delegato alla cultura, Paolo Mattia. (redazione@corrierecal.it)
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