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Consiglio regionale, duro scontro sulle licenze Ncc. Occhiuto: «Noi non facciamo marchette»

Opposizione con Bevacqua all’attacco sui 200 titoli da rilasciare tramite FdC. La replica del governatore. Ok al piano forestale ma mancano 90 milioni

Pubblicato il: 20/04/2023 – 16:37
Consiglio regionale, duro scontro sulle licenze Ncc. Occhiuto: «Noi non facciamo marchette»

REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale ha approvato il programma per la forestazione per il 2023. Il programma stanzia nel complesso 66 milioni, dei quali solo 10 provenienti dallo Stato e il resto è messo a disposizione dalla Regione: un plafond che ovviamente non è sufficiente a far fronte alle tante emergenze che riguardano il comparto. A relazione sul provvedimento Giuseppe Graziano (Azione): «C’è un problema finanziario, perché c’è un impegno notevole della Giunta ma non è sufficiente, ma c’è l’intenzione della Giunta affinché più risorse dell’Fsc siano impiegate in questo comparto, questo avverrà sicuramente con l’interlocuzione con il governo. Ricordo comunque che grazie agli sforzi del presidente Occhiuto nell’ultima Finanziaria sono stati previsti 450 milioni spalmati negli anni.

Il dibattito sulla forestazione

Raffaele Mammoliti (Pd)d osserva: «A che punto è la programmazione? Perché intervenire solo con il piano annuale significa che non c’è una visione. E poi questo è un piano annuale che sembra più un adempimento burocratico perché rientra in un contesto non aggiornato». Per Davide Tavernise (M5S) «C’è un problema di risorse che preoccupa, per come già emerso anche nella discussione in commissione. Il settore ha un costo complessivo di 190 milioni, ma in questo piano ci sono solo 66 milioni, anche per la limitatezza delle risorse stanziate dallo Stato. Mancano quindi importanti risorse, aspettiamo risposte dal presidente Occhiuto come si reperiranno i 90 milioni circa necessari a rendere operativo questo piano». Antonio Lo Schiavo (Misto): «La realtà è che ci arrivano continuamente immagini del patrimonio boschivo che giorno dopo giorno viene ucciso dal problema della processionaria». Mimmo Bevacqua (Pd): «Stigmatizzo l’impotenza del governai regionale rispetto al governo nazionale, perché rispetto agli anni passati questa volta sono arrivate meno risorse e questo impedisce una programmazione seria. Questo contrasta con quanto dice sempre Occhiuto a proposito della sua capacità di interlocuzione con il livello centrale». A replicare agli interventi della minoranza l’assessore regionale alla Forestazione Gianluca Gallo: «È indubbio che sul piano delle risorse c’è una difficoltà, ma a Bevacqua ricordo che nel 23019 non ha detto nulla rispetto a un taglio di parecchi fondi all’epoca e che grazie a Occhiuto siamo riuscitinella legge stabilità 2022 a far stanziare 450 milioni (50 milioni per il 2022, 100 milioni per il 2023). Certo – ha sostenuto l’assessore – l’opera del presidente va completata, il presidente Occhiuto nei prossimi giorni incontrerà il ministro Fitto per fare in modo che siano stanziate le risorse per coprire le annualità 2023 e 2024: servono 90 milioni per il 2023 e 20-30 milioni per guardare con serenità al 2024. Ma bisogna dire che in questi anni non siamo stati fortunati per l’aumento dei costi generali della forestazione. Tuttavia faremo fronte sul piano delle risorse ma voglio evidenziare che stiamo cominciando anche a invertire il racconto sulla forestazione calabrese, finalmente Calabria verde si sta dotando di poiane di attuazione e stiamo anche guardando al futuro pensando a una rigenerazione della forestazione con un’inversione di tendenza. Questo governo a guida Occhiuto – ha sostenuto Gallo – rilancerà la forestazione soprattutto in tema di occupazione, ovviamente a tempo parziale,e e sopratutto nelle aree interne. E anche la lotta agli incendi segna un’inversione di tendenza: dopo l’annus horribilis il 2021 il 2022 ha segnato la svolta con una lotta fondata sulla prevenzione con il coinvolgimento del volontariato, delle associazioni venatorie e soprattutto dei forestali grazie a forme di premialità, e con strumentazioni innovative come i droni».

Ok alla legge sugli Ncc

Successivamente il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge, presentata da Pasqualina Straface (Forza Italia) sulla regolamentazione Ncc (noleggio con conducente): nel testo è contenuta una norma transitoria che prevede, in vista dell’estate e dell’atteso flusso di numerosi turisti, il rilascio in favore della società Ferrovie della Calabria S.r.l. di titoli autorizzatori non cedibili, validi sull’intero territorio regionale per un numero massimo di autovetture pari a duecento. Testo oggettivamente molto controverso (a quanto si è appreso l’ufficio legislativo del Consiglio regionale paventa una violazione del principio della libera concorrenza). Dubbi dall’opposizione, che va all’attacco frontale, anzitutto con Ernesto Alecci del Pd che si chiede «se Ferrovie della Calabria ha la forza finanziaria di adempiere a questo rilascio» e Lo Schiavo secondo il quale «sulla materia si bypassano i Comuni e si attribuisce a un ente strumentale un compito che non gli è proprio, e poi come Ferrovie della Calabria distribuisce le licenza e sul territorio? In base a quali criteri? Mi sembra che ancora una volta ci avventuriamo in una creatività legislativa». Critiche anche da Amalia Bruni e da Bevacqua (Pd), che dice – «avrei auspicato il ritiro di questo provvedimento, perché l’impressione è che con questo provvedimento dovete fare qualche marchetta” a qualcuno e favorire qualche società che forse ha bisogno di ossigeno». A replicare stavolta è direttamente il presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Ho chiesto alla Straface di approfondire la questione. Mi occupo del turismo da qualche mese e stimai pensando a un brand sul piano nazionale ma anche alle azioni nell’immediato. Dobbiamo quindi cercare di aggredire nell’immediato dei target, e facendo un’analisi delle criticità e delle esperienze e dei turisti quando se ne vanno abbiamo visto che in cima c’erano la difficoltà di raggiungere la Calabria – e stiamo investendo sugli aeroporti – e la difficoltà, ancora maggiore, legata alla mobilità interna. Se dobbiamo collegare i diversi spoke turistici della Calabria dobbiamo ragionare in termini regionali, superando il livello comunale, e creare un trasporto al servizio del turismo. Qualche settimana fa – ricorda Occhiuto – ho parlato con i vertici di Uber chiedendo loro “perché non fate qualcosa in Calabria”? La risposta è stata che “non possiamo farla perché non c’è la platea sufficiente”, e infatti sono pochi i tassisti e le licenze Ncc altrimenti non avremmo questo problema. Lo Schiavo parla di creatività giuridica, ma se vogliamo risolvere un problema dobbiamo avere più strumenti a disposizione e allora se c’è una modalità per generare subito offerta ben venga ma indicatecela. E Ferrovie della Calabria può rilasciare più facilmente una licenza rispetto a un Comune. Certo, anche io capisco le perplessità quando si parla di enti in house della Regione, ma state sicuri che utilizzeremo tutte le cautele del caso. Abbiamo dimostrato di muoversi non perché stimolati da impulsi clientelari ma perché vogliamo risolvere un problema mai affrontato. Io so che questo testo ha una formulazione che può prestarsi a rilievi del governo, non so se resisterà al vaglio, e farò di tutto perché resista, ma – spiega Occhiuto – è l’unico strumento che al momento possiamo mettere in campo per risolvere un problema altrimenti non risolvibile nel giro di pochi mesi. L’altro giorno mi sono arrabbiato quando ho sentito l’economista Giavazzi dire “guardate quello che succede in Calabria adone sull’idrico 10-15 municipalizzate. Mi sono arrabbiato perché la percezione in Italia spesso è sbagliato perché in Calabria grazie a quella riforma il soggetto unico c’è. Scriverò a Giavazzi per dirli di informarsi. Non ho risposto a Bevacqua – che dice che forse facciamo un favoire a qualcuno o una marchetta – un po’ perché non lo capisco, capisco che qualcuno giudichi gli altri con il proprio metodo, ma ho il dubbio che quanti lo fanno lo fanno perché sono abituati a frequentare persone che in politica fanno favori e marchette. Ma per fortuna non siamo tutti uguali, per fortuna oggi c’è un governo regionale che marchette e favoritismi non ne fa». Contreplica di Bevacqua: «Chiedo al presidente di usare altri termini nei nostri confronti e di non offendere altrimenti anche noii cambieremo atteggiamento». Chiosa il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: «Bevacqua ha offeso tutta la maggioranza». (c. a.)

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