CATANZARO E’ stato sottoscritto alla Cittadella il protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e la Guardia di Finanza con l’obiettivo di migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del Pnrr. «La firma del documento da parte del presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e del comandante regionale della Guardia di Finanza, generale di divisione Guido Mario Geremia, costituisce – riferisce una nota diffusa dalla Regione – la cornice di riferimento per le forme di cooperazione interistituzionale, che potranno essere eventualmente stipulate a livello locale nelle singole province della Calabria, allo scopo di rafforzare le azioni a tutela della legalità delle attività amministrative finalizzate alla destinazione e all’impiego delle risorse suddette». «Oggi consolidiamo con la Guardia di Finanza un rapporto di collaborazione interistituzionale che si sta sviluppando nel tempo”, ha affermato il presidente Roberto Occhiuto. «Con questo accordo, mirato a prevenire e contrastare le violazioni degli interessi economico-finanziari connessi alle misure di sostegno e ai finanziamenti del Pnrr, vogliamo garantire che le risorse messe a disposizione dall’Ue siano realmente utilizzati per far crescere la nostra Regione. Parliamo di fondi ingenti che servono a creare sviluppo nei nostri territori e che non possono essere distratti a vantaggio di poteri criminali o dirottati in percorsi di illegalità. La legalità si costruisce intanto creando una pubblica amministrazione efficiente, misurando e tracciando la qualità della spesa. Ognuno deve fare il proprio dovere nella sua funzione istituzionale. Io ho l’obbligo di accertarmi che tali risorse siano programmate e spese nell’interesse dei calabresi e sono ben lieto che il Comando regionale della Guardia di Finanza voglia aiutarci a fare in modo che queste risorse vengano impiegate a favore dello sviluppo della nostra Regione», ha sottolineato il governatore Occhiuto. Il generale Geremia non ha mancato di evidenziare che l’intesa muove dalla consapevolezza che un intervento dalla portata epocale come il Pnrr, destinato ad essere volano per il rilancio e la crescita del nostro Paese, richieda il più stretto raccordo tra tutti gli attori istituzionali, in linea, peraltro, con quanto richiesto dalle norme europee per contrastare i casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’Unione. Tale memorandum costituisce, infatti, un punto di forza in ambito regionale, prevedendo l’espresso coinvolgimento nel sistema dei controlli di una forza di law enforcement, qual è la Guardia di Finanza, che rappresenta la polizia economico-finanziaria, a competenza generale, del Paese. Il protocollo d’intesa pone in rilievo, nel suo articolato, un raccordo informativo finalizzato alla comunicazione di informazioni e notizie rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi ed abusi di natura economico-finanziaria consentendo alla Guardia di Finanza la possibilità di contribuire al processo di analisi e valutazione del rischio frode del Pnrr per gli interventi d’interesse.
«Sono molto contento che più livelli istituzionali lavorino nella direzione di assicurare che le risorse pubbliche siano destinate davvero allo sviluppo della regione e vadano a beneficio dei cittadini, e non siano distratte a fini illeciti», ha affermato poi Occhiuto parlando con i giornalisti dopo la firma del protocollo. «Questo protocollo – ha aggiunto Occhiuto – non è il primo, sono felice di aver stipulato tempo fa un altro protocollo simile che aveva per oggetto i fondi strutturali. C’è la necessità di intervenire anche sulle risorse del Pnrr, soprattutto ora che deve iniziare con sollecitudine la fase di realizzazione delle opere». Occhiuto ha fatto il punto sull’attuazione in Calabria: «Sono contento del fatto che su alcuni aspetto per noi più strategici, come il Pnrr Salute con le case di comunità e gli ospedali di comunità, la Calabra ha centrato tutti i target ed è in perfetta sincronia con le date che ci sono state indicate dal governo e quindi si sta procedendo speditamente, senza alcun ritardo. Molte delle risorse sono al massimo veicolate dalla Regione ma poi vanno direttamente al Comuni: non è una novità che nella nostra regione ci siano moltissimi Comuni in dissesto o in predissesto che non hanno a volte nemmeno l’ingegnere capo o nemmeno il segretario comunale per cui è difficile che abbiamo una struttura organizzativa tale da poter adempiere con sollecitudine agli impegni del Pnrr. Ancora la nostra è una regione con troppi Comuni, ci sono Comuni di 400-500 abitanti che non possono avere la struttura organizzativa né per ricevere le risorse del Pnrr né per metterle a terra». In linea generale, per Occhiuto «è particolarmente preoccupante che ci siano ritardi strutturali in ambiti di assoluta importanza nella nostra regione: mi riferisco a esempio alla depurazione, ai rifiuti, all’ambiente in generale. Ci sono tante risorse riferibili a esempio al dissesto idrogeologico o al sistema della depurazione che da anni non vengono spese compiutamente e comunque si accumulano dimostrando che c’è evidentemente un problema strutturale che va in qualche modo affrontato. Ricorderete che appena mi sono insediato ho fatto fare una ricognizione delle risorse che la Calabria rischiava di perdere, all’esito di questa ricognizione avevo verificato che c’era addirittura un miliardo di euro di risorse non monitorate, non comunicate, non spese. Da lì in poi abbiamo molto insistito su questa necessità con i Dipartimenti e per fortuna siamo riusciti a recuperare moltissime di queste risorse, però è un fatto acquisito per cui a volto sorrido quando vedo un approccio semplicemente rivendicativo da parte anche di molti commentatori calabresi rispetto al governo. E’ giusto chiedere più risorse ma è anzitutto giusto dimostrare al governo e alla comunità nazionale che le risorse che abbiamo le sappiamo spendere».
«In sinergia con la Regione è un controllo sul corretto impiego dei fondi e sulla possibilità di ottenere il risultato sperato. Il protocollo è finalizzato alle opere che la Regione porterà avanti. l’impiego dei fondi Pnrr è sicuramente l’affare più importante al momento , senza tralasciare il controllo della spesa pubblica in generale. Così il comandante regionale della Guardia di Finanza Geremia. Sul rischio di un attacco illegale ai fondi del Pnrr per il generale Geremia «sono ipotesi che possiamo fare, aspettiamo però la realtà con l’impiego dei fondi. Segnale concreto no, perché i fondi non sono stati ancora impiegati e non si è ancora partiti con i progetti. Però sicuramente qualche alert c’è». Quanto alle criticità che potrebbero agevolare attacchi illegali al Pnrr, «in questo momento – ha proseguito il comandante regionale della Guardia di Finanza – possiamo fare ipotesi in base all’esperienza della spesa di altri fondi, quindi il corretto utilizzo da parte dei soggetti competenti, la titolarità a poterli utilizzare e la realizzazione dell’opera. Non dimentichiamo che molto spesso questi fondi arrivano al destinatario ma l’opera non sempre viene realizzata».
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