STRASBURGO «Il mio auspicio è che l’alleggerimento degli aiuti di Stato non favorisca solo alcuni degli Stati membri, ma garantisca un processo di coesione e di convergenza che corregga gli squilibri regionali e al contempo eviti di ampliare i divari territoriali e le distorsioni del mercato unico». E’ quanto ha dichiarato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia- Ecr Denis Nesci intervenendo in Plenaria a Strasburgo. «E’ indispensabile lavorare ad una modifica del “Regolamento de minimis”, per dare più certezza ad alcune misure strutturali già autorizzate sotto il regime degli aiuti di Stato e finanziate dalla politica di coesione. Perché i territori che soffrono di svantaggi gravi e soprattutto devono ricucire un gap economico rispetto ad altre realtà nazionali – conclude Nesci – hanno costi aggiuntivi che si traducono in deficit di competitività per le imprese e di attrattività per la nascita o insediamento di nuove imprese, di grandi o medie dimensioni. Pertanto è necessario prevedere di scomputare dal calcolo del deficit la quota di risorse nazionali destinate agli interventi della coesione, al fine di garantire una vera addizionalità delle risorse per tutti gli Stati membri».
x
x