BRUXELLES L’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, diventerà l’inviato speciale dell’Unione europea per il Golfo. La sua candidatura, spinta da Draghi e accolta molto positivamente dall’Alto rappresentante per la Politica Estera dell’Ue, Josep Borrell, che aveva l’ultima parola sulla nomina, è andata a buon fine nonostante i rischi causati dallo scandalo Qatargate che ha investito il Parlamento europeo e una folta compagine di italiani, tra parlamentari, ex eurodeputati e assistenti.
La notizia è ufficiale, dato che il Corriere della Sera scrive di aver potuto visionare una lettera datata 21 aprile che Borrell ha inviato agli ambasciatori del Comitato politico e di sicurezza degli Stati membri scrivendo che “dopo un’attenta riflessione” Di Maio è stato indicato come “il candidato più adatto” all’incarico. L’Alto rappresentante propone poi di nominarlo “per un periodo iniziale di 21 mesi, a partire dal 1 giugno 2023 fino al 28 febbraio 2025”.
Il nome di Di Maio circola ormai da mesi ed è sempre stato considerato il favorito per il nuovo ruolo pensato dal commissario europeo. Un ruolo estremamente delicato perché, oltre alle questioni legate alla sicurezza, alla Difesa e commerciali, dovrà occuparsi soprattutto del tema degli approvvigionamenti energetici, diventato cruciale dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
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