CASALI DEL MANCO «Serve visione, concretezza, coerenza per Casali del Manco. Dopo anni di politica fallimentare, lavori pubblici costosi e senza senso, tasse alle stelle e servizi peggiorati. Siamo l’unica alternativa possibile per cambiare rotta, riportare trasparenza e competenza in Comune». Il candidato a sindaco Ippolito Morrone ieri a Pedace ha esordito così durante la presentazione della lista n°3 “Spazio e futuro per Casali del Manco”.
Nel corso dell’incontro pubblico sono intervenuti anche l’ex sindaco di Pedace, Marco Oliverio e l’ex vicesindaco di Trenta, Wladimiro Parise. Hanno preso poi la parola i candidati alla carica di consigliere comunale: Francesco Carlo Arnone; Pasquale Bafaro; Giovanni Curcio; Francesco Domanico detto “Ciccio”; Anna Teresa Gagliardi; Pietro Francesco Marasco; Luca Mendicelli; Rosa Francesca Morelli; Francesco Morrone; Roberta Morrone; Ermelinda Pirillo detta “Linda”; Giovanna Prato.
«Ci siamo chiesti: ma Casali del Manco è diventato il comune che volevamo? Io penso – ha sostenuto Ippolito Morrone – che dobbiamo cambiare rotta rispetto al recente passato, migliorare, trasformare i punti di debolezza in punti di forza, ottimizzare quel che di buono (ed è tanto) esprime il nostro territorio, convincere gli scettici».
Il candidato a sindaco di Spazio e Futuro per Casali del Manco ha poi continuato: «Non sono poche le emergenze da affrontare. Lo spopolamento dei nostri centri storici, il lavoro che manca, i servizi peggiorano (acqua che scarseggia in primis) e le tasse alle stelle, il nostro paese che non è attrattivo. Tutto questo ha effetti negativi sui cittadini e sulle imprese, sui commercianti. Nessuno si salva da solo. E solo insieme possiamo farcela. Sarà difficile? Sì. Molto. Ma noi ce la metteremo tutta. Saranno settimane impegnative. Noi siamo qui per convincere, non solo per vincere. I cittadini sono stanchi di chiacchiere e selfie di facciata. Serve concretezza, servono risposte. Subito. Nelle altre liste c’è chi ha già amministrato. Con i risultati che i cittadini di Casali del Manco, purtroppo, conoscono bene».
x
x