CATANZARO Un altro importante traguardo per il Centro Clinico San Vitaliano, la struttura divenuta punto di riferimento nel Meridione per pazienti affetti da Sla e malattia neuromuscolari-neurodegenerative.
Attiva da più di dieci anni, la struttura sanitaria del Gruppo Citrigno che accoglie al suo interno anche l’Hospice di Catanzaro, ha infatti sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Università Magna Graecia di Catanzaro per l’ampliamento del percorso formativo della Scuola di specializzazione in Oncologia Medica dell’Ateneo.
Un progetto, fortemente voluto dal direttore Sanitario del Centro Clinico San Vitaliano Bonaventura Lazzaro, nato già nel 2019 ma poi purtroppo frenato dall’esplosione del Covid in Italia.
La convenzione ha ora finalmente preso il via con la prima Specializzanda in Oncologia Medica, Alessia Cordua, consentendo ai giovani medici di frequentare e formarsi nella struttura, sperimentare in modo concreto la realtà lavorativa attraverso un affiancamento diretto.
Particolare importanza riveste l’ambito delle Cure Palliative, terapie integrate che si prefiggono di tutelare la qualità di vita dei malati inguaribili e delle loro famiglie, un percorso di accompagnamento del paziente nelle varie fasi della malattia.
«È ormai imprescindibile – ha proseguito il dottore Lazzaro – prevedere nella formazione specialistica in Oncologia un percorso che contempli anche le Cure Palliative. Possiamo dunque dirci orgogliosi di aver fatto da apripista in questo campo, certi che si moltiplicheranno ulteriori momenti di collaborazione tra gli enti».
Lo specializzando deve acquisire le competenze necessarie alla presa in carico di quadri complessi di pazienti ad evoluzione sfavorevole, deve saper comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e i familiari, supportare per il controllo dei sintomi e l’accompagnamento nel fin di vita, passando dalle cure attive alle cure palliative.
Il 25% di tutti i decessi in Italia avviene a causa di una malattia neoplastica e la maggior parte necessita di un piano personalizzato di cura ed assistenza in grado di garantire la migliore qualità di vita residua possibile durante gli ultimi mesi di vita. Tale fase, definita comunemente “fase terminale”, è caratterizzata per la persona malata da una progressiva perdita di autonomia, dal manifestarsi di sintomi fisici e psichici, primo fra tutti il dolore, e da una sofferenza globale, che coinvolge anche il nucleo familiare.
Anche Alfredo Citrigno, Presidente del Gruppo Citrigno, ha voluto sottolineare come: «il patto collaborativo stipulato con l’Università Magna Grecia è l’acme di un percorso che vede strettamente connessi sanità pubblica e privata. Mettere al centro il paziente significa essere in grado di garantire nel percorso di cura quanto di meglio si possa offrire. È questo il fine comune su cui è necessario fare rete per rendere il settore sanitario in Calabria sempre più di eccellenza».
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