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Casabona, Alecci: «Esempio virtuoso per numero di defibrillatori»

Il consigliere regionale ha partecipato alla cerimonia di consegna del presidio medico: «Plauso a chi stimola la diffusione di questi strumenti»

Pubblicato il: 26/04/2023 – 17:00
Casabona, Alecci: «Esempio virtuoso per numero di defibrillatori»

CASABONA «Ho raccolto con piacere un’importante sollecitazione del territorio contribuendo, insieme alla locale farmacia Caputo e Frontera, all’acquisto di una cabina climatizzata con defibrillatore che verrà installata a Casabona, in provincia di Crotone, in “Piazza degli Eroi Casabonesi”». Lo afferma il consigliere regionale Ernesto Alecci a margine della consegna della cabina. «L’installazione del defibrillatore – prosegue – fa parte di un progetto di informazione e formazione di primo soccorso dal titolo eloquente, “la Vita Vale”. Il progetto è stato illustrato dalla dottoressa Teresina Mastroianni all’interno di un incontro tenutosi alla Casa della Cultura di Casabona, alla presenza della Croce rossa italiana, di numerosi rappresentanti delle istituzioni sanitarie locali e provinciali e del sindaco Francesco Seminario. Casabona rappresenta un esempio virtuoso che, come mi auguro, dovrebbe essere seguito da numerose comunità dei nostri territori».
«Il progetto prevede, infatti, l’installazione di altri defibrillatori – spiega – oltre a quelli già presenti, e l’attivazione di alcuni corsi di formazione per i cittadini volontari, in modo da diffondere le competenze per un corretto utilizzo di questi macchinari in caso di accadimenti sfortunati. In questo modo, grazie alla partecipazione attiva dei cittadini, i territori potrebbero sopperire anche, nell’immediato, alle mancanze o ai ritardi nell’intervento da parte della sanità pubblica. In caso di malore, la presenza di un defibrillatore nelle vicinanze è decisiva per salvare una vita umana. Il fattore tempo è determinante: il trattamento di un arresto cardiaco entro 4/6 minuti, effettuato con gli strumenti giusti da parte di personale adeguatamente formato, aumenta notevolmente la percentuale di sopravvivenza degli individui. Dopo 10 minuti le speranze di sopravvivenza sono, purtroppo, pochissime. Così, coinvolgendo un numero sempre maggiore di cittadini volontari per la formazione, Casabona si avvia a diventare “comune Cardio-protetto”».
«Come fatto in passato – conclude Alecci – continuerò a partecipare volentieri a eventi di questo genere, sostenendo personalmente la diffusione di questo tipo di strumenti all’interno delle nostre comunità. È fondamentale tenere sempre alta l’attenzione riguardo la prevenzione e la gestione delle emergenze cardio-vascolari in ambito scolastico, negli uffici e nei locali pubblici, nel settore dello sport. Occorre fare un plauso a chi continua a stimolare la diffusione e la corretta formazione per l’utilizzo di questi e altri strumenti fondamentali per salvare le nostre vite».

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