COSENZA Un dibattito a più voci sui rischi e le opportunità dell’autonomia differenziata. E’ ancora il ddl Calderoli ad essere messo al centro dell’attenzione di movimenti e associazioni che con frequenza quasi quotidiana organizzano convegni per approfondire le novità del decreto. E’ ZonaDem a Rende a radunare consiglieri comunali e regionali di sinistra, ma non solo. Presenti al tavolo dei relatori oltre al consigliere regionale Mimmo Bevacqua ed alla referente di ZonaDem Franca Sposato, anche il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, il professore Silvio Gambino e Don Giacomo Panizza della Progetto Sud.
«Parlo da costituzionalista, il regionalismo differenziato non risolve nessun problema e ne aggrava molti, soprattutto aggrava la diseguaglianza fra i cittadini e i territori. Il presidente Roberto Occhiuto è stato nostro studente, poteva risparmiarci questo suo consenso in sede di conferenza Stato-Regioni», sostiene Gambino al Corriere della Calabria. «L’autonomia differenziata è un’offesa alla dignità dei calabresi, ma quello affrontato è un discorso politico ed io sono un tecnico, un costituzionalista». Il prof demolisce il Ddl Calderoli, bacchetta il presidente Occhiuto e poi apre ad un altro nodo, quello costituzionale. «C’è un altro effetto del decreto e riguarda il coinvolgimento della Corte Costituzionale. E’ una garanzia, ma non deve essere coinvolta nello scontro politico. Succederà anche questo, ma avremo modo di parlarne». La chiosa è ancora sui presunti diritti negati dall’autonomia differenziata. «Il vero problema è chi garantisce i diritti e l’eguaglianza dei territori e dei cittadini. E questo l’unico problema che dovrebbe interessare. Ma naturalmente, come sappiamo, i cittadini sono senza parole, perché anche in questa vicenda non possono nemmeno votare. Non hanno nessuna nessun diritto di parola».
«Rispetto il professore Gambino anche perché è stato mio docente all’Università, ma io faccio il presidente della regione e non l’uomo di governo. Da quando ho assunto questo incarico evito anche di assumere posizioni politiche». Così il governatore Occhiuto risponde, ai nostri microfoni, alle dichiarazioni rese dal prof. Gambino. «Ho assunto sul tema dei migranti una posizione che alcuni di centrodestra hanno giudicato persino un po’ eretica», continua Occhiuto. Che aggiunge: «Rivendico il merito di aver fatto modificare il testo sull’autonomia differenziata, se non ci fosse stato il mio impegno, il testo approvato alla Conferenza delle Regioni sarebbe stato quello precedente. Quello che prevedeva, per esempio, la possibilità di realizzare l’autonomia differenziata anche prima di definire i diritti sociali e civili secondo i bisogni standard e non secondo l’ingiusto criterio della spesa storica». Secondo il governatore «è un grande risultato». Il presidente della Regione si mostra, invece, preoccupato dalla risoluzione di un altro nodo. «Il problema in futuro sarà quello di verificare se ci sono le risorse per attuare questo disegno di legge che non riguarda solo l’autonomia differenziata, ma anche altri articoli della Costituzione che non hanno mai funzionato e che ora con gli emendamenti che io ho fatto passare dovranno garantire ai cittadini del Sud i diritti che mai prima sono stati loro garantiti». Si riuscirà a farlo? «Per farlo bisogna trovare 80 miliardi di euro circa».
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