COSENZA La giustizia francese ha dato parere favorevole alla richiesta delle autorità italiane di estradare Edgardo Greco, presunto membro della mafia calabrese condannato in Italia e arrestato a febbraio a Saint-Etiennne dopo sedici anni di latitanza. Lo ha deciso la Corte d’appello di Lione.
A Saint-Etienne, Paolo Dimitrio (il nome fasullo utilizzato da Edagrdo Greco) gestiva il “Caffè Rossini Ristorante“, un locale con cucina tipica italiana. Sfuggito alla cattura, Greco non è rimasto in Italia e nel 2014 ha raggiunto la Francia costretto a preparare pizze per campare. Sposato e con due figli, Greco – da tutti conosciuto come “Rocco” – viveva lontano dalla sua famiglia (residente in Austria) e grazie al suo ottimo francese era riuscito in poco tempo ad ottenere un onesto lavoro in uno dei ristoranti più importanti di Sant’Etienne. Una vita normale, fino all’arrivo delle forze dell’ordine che lo hanno rintracciato ed arrestato. La cattura e le successive rivelazioni sull’identità di Edgardo Greco hanno lasciato sgomenti tutti, anche il proprietario del locale “L’Agorà” dove il cosentino aveva trovato lavoro come chef. Era ricercato per un duplice omicidio e per un tentato omicidio. I carabinieri del nucleo operativo di Cosenza, da tempo sulle sue tracce, lo hanno intercettato grazie al riconoscimento facciale e a due foto.
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