COSENZA Debiti pregressi, «pezzate» di cocaina e «mazzetti di fumo». Spacciatori e pusher chiacchierano al telefono, si incontrano in luoghi apparentemente lontani da occhi indiscreti e discutono della vendita di polvere bianca e sostanze stupefacenti. E’ quanto emerso in uno dei diversi episodi di cessione di droga al centro dell’inchiesta denominata “Reset“, coordinata dalla Dda di Catanzaro.
A Cosenza, la droga scorre a fiumi e le recenti operazioni concluse dalle forze dell’ordina sotto il coordinamento della procura guidata da Mario Spagnuolo mostrano quanto siano numerosi gli assuntori pronti a prendere d’assalto le piazze di spaccio dell’hinterland bruzio. I costanti monitoraggi, i controlli e le intercettazioni hanno permesso agli investigatori di ricostruire intere reti di spaccio. Ma in qualche occasione, sono le testimonianze rese da assuntori o persone vicine ai pusher a consentire l’acquisizione di importanti dettagli inerenti uno dei più importanti business illeciti. E’ il caso della compagna di uno spacciatore di coca che rende dichiarazioni sull’attività svolta dal partner a cavallo tra il 2016 e il 2017.
La donna racconta di come il fidanzato «acquistasse la cocaina in quantità di 20-50 grammi alla volta (successivamente diminuita a 5-10 grammi), per poi suddividerla in dosi da rivendere». Quanto ai fornitori, la donna afferma che «la vendita avveniva presso un autolavaggio». «In tre o quattro occasioni, risalenti al periodo compreso tra il febbraio ed il maggio 2016, ho accompagnato, a bordo della sua Alfa Romeo, a via Panebianco a comprare la cocaina», continua la donna. Che aggiunge: «arrivati a via Panebianco, lui scendeva mentre io rimanevo in auto. Poco dopo lui tornava in auto e mi diceva di aver acquistato la roba, poi andavamo subito a casa dove lui mi mostrava la cocaina appena comprata e poi la divideva in dosi». L’ex compagno della donna, intercettato, parlerà con altri soggetti della droga. «Facciamo una cosa, vengo venerdì alle 12.30, io non so se me li portano stasera o domani sera, facciamo venerdì, 4-500 euro così rimangono 500 e me ne dai una ventina…». Parla poi con chi gestisce la vendita della sostanza, sollecitando la consegna di una fornitura: i due discutono di debiti pregressi e di “pezzate” riferendosi probabilmente a dosi di cocaina e “mazzetti di fumo”, mentre in un altro colloquio si fa riferimento «alla vendita di otto grammi di cocaina pattuendo un prezzo di 250 euro». I due interlocutori si incontrano in una abitazione a Cosenza, è il 28 luglio del 2017. L’ex compagno della donna protagonista del racconto fornito agli investigatori, riceve «23 grammi di hashish e 6,5 grammi di cocaina», che saranno poi successivamente suddivisi in dosi da mezzo grammo e rivenduti a 70 euro ciascuna. «La verità, mezzo grammo 70 euro e se la stanno prendendo». (f.b.)
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