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Gioia Tauro, l’aggressore di Agostinelli si presenta dai carabinieri

Si tratta di Salvatore Zito, commerciante di 41 anni. Il gesto sarebbe legato alla morte del cognato Agostino Filandro

Pubblicato il: 28/04/2023 – 7:58
Gioia Tauro, l’aggressore di Agostinelli si presenta dai carabinieri

GIOIA TAURO Si sarebbe presentato spontaneamente presso i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro l’aggressore del presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno e Jonio Andrea Agostinelli. Si tratta di Salvatore Zito, commerciante di 41 anni. Lo scrive la Gazzetta del Sud. Secondo quanto ricostruito nelle scorse ore l’aggressione sarebbe avvenuta nella giornata del 25 aprile scorso a bordo di un traghetto che collega la Calabria e la Sicilia. Agostinelli stava facendo rientro in Calabria quando, davanti a centinaia di persone presenti sul traghetto, sarebbe stato avvicinato da due persone. Dopo averlo strattonato, l’aggressore gli avrebbe messo le mani al collo cercando di stringerlo contro una parete. L’ammiraglio Agostinelli è poi riuscito a divincolarsi e ad allontanarsi tra le grida dei numerosi passeggeri.
Il gesto di Zito sarebbe legato alla morte del cognato Agostino Filandro, imprenditore morto il 21 giugno del 2019 mentre si trovava a bordo dell’imbarcazione da diporto “L’isola che non c’è”, nei pressi di un cantiere navale ubicato nella zona di ponente del porto di Gioia Tauro. Insieme ad Agostinelli il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Palmi ha deliberato il rinvio a giudizio anche di altri dipendenti dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio e di due guardie giurate in servizio al gate. Salvatore Zito, secondo quanto riporta il giornale, avrebbe reagito dopo che il presidente dell’Authority si era detto «sconcertato», a seguito della decisione del rinvio a giudizio disposta dal gup del Tribunale di Palmi. Il caso ha voluto che lo scorso 25 aprile, i due si incontrassero casualmente su quel traghetto. Zito, a quel punto, avrebbe perso la testa afferrando Agostinelli per il collo e intimandogli di «smettere di nominare sempre mio cognato e la mia famiglia». Dopo l’aggressione Zito ha detto di essere pronto ad assumersi tutte le sue responsabilità ammettendo di avere perso il controllo.

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