COSENZA «Nei giorni scorsi diversi consiglieri regionali del centrodestra hanno presentato la proposta di legge sulla città unica dell’area urbana di Cosenza. Devo ringraziare il collega Alfredo Antoniozzi che ha ricordato come il tema sia stato introdotto dalla sottoscritta, già a gennaio 2022 e poi tradotto in un disegno di legge decaduto allorquando sono stata eletta alla Camera. Non lo dico per rivendicare primogeniture che nella sostanza sarebbero inutili». È quanto afferma la deputata calabrese della Lega Simona Loizzo. «Nei mesi scorsi – continua Loizzo – da parlamentare ho organizzato un incontro pubblico con Mario Occhiuto, Sandro Principe e Carlo Guccione sul tema. E va da sé che non posso non essere d’accordo. Anche le giuste obiezioni sull’assenza di Montalto Uffugo possono essere superate in sede legislativa. Ci sono resistenze intorno al progetto che bisogna comunque accogliere democraticamente. È normale che un processo del genere possa fare scaturire un dibattito che veda favorevoli e contrari. Alcune di queste obiezioni riguardano ad esempio la differente situazione finanziaria dei comuni e le possibili conseguenze in caso di fusione. Io credo che si debba in sede legislativa aprire un dibattito di ampia partecipazione. Ascoltare i sindaci innanzitutto, i sindacati, il mondo della Chiesa e delle associazioni, gli ordini professionali e le categorie intermedie. Poi, se la legge come mi auguro sarà approvata, attendere il responso referendario che è naturalmente decisivo. Bisogna rispettare la volontà popolare. Nel frattempo sarebbe importante far maturare in ogni caso una discussione congiunta su temi quali la sanità, il nuovo ospedale, i trasporti, la viabilità. Ci sentiamo, da Rende a Cosenza, tutti appartenenti a un unico corpo. Nessuno di noi, però (e io lo sottolineai) vuole comprimere la sovranità popolare. Ci sono enti locali tuttora legittimati a governare. Con loro – conclude Loizzo – è importante aprire una discussione sapendo che un progetto politico è comunque capace di integrare, anche in ambito legislativo, diversità e differenze. Per realizzare una grande città all’insegna della democrazia».
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