CORIGLIANO ROSSANO Una storia paradossale, che potrebbe essere trama letteraria di un perfetto assurdo kafkiano, ed è invece realtà, quella capitata ad un noto professionista del luogo operante nel settore del design e dell’architettura, il sessantenne A.N – difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Paola Napolitano – che da vittima di un raggiro si è ritrovato imputato per estorsione e lesioni. Vicenda conclusasi nel migliore dei modi, con una assoluzione per insussistenza del reato.
L’uomo, da vittima di un raggiro, si era trovato imputato per estorsione e lesioni tanto da essere arrestato venendo prima portato dinanzi al GIP del Tribunale di Castrovillari, che però non convalidava la misura e di poi dinanzi al medesimo Tribunale che, in accoglimento delle tesi difensive, pronunciava sentenza di assoluzione per insussistenza del reato.
La storia risale a qualche anno fa quando il professionista veniva contattato da un suo vecchio amico che gli proponeva alcuni investimenti di natura economica in campo medico. Accettata l’offerta con entusiasmo, l’uomo, inizia a notare che con il passare del tempo, le somme impegnate non solo non venivano restituite, ma anzi l’amico iniziava con varie scuse a posticipare la restituzione delle stesse, preventivamente accordata e condivisa, sino a quando, recatosi ad un appuntamento durante il quale avrebbe dovuto tornare in possesso, almeno in parte di quanto gli era dovuto, si ritrova all’improvviso da truffato a truffatore, trovando sul posto le Forze dell’Ordine, che lo traevano in arresto. Allibito e sgomento, scopre solo in un secondo momento, tramite i suoi legali che, nel frangente, era stato denunciato dal debitore in quanto presunto estortore.
L’intero processo si è articolato in una lunga e complessa istruttoria, con l’audizione di diversi testimoni e l’acquisizione di una grossa mole di documenti messa a disposizione della difesa a dimostrazione non era stata perpetrata nessuna estorsione ma che era il professionista ad essere stato danneggiato. Tesi sostenuta dagli avvocati Ettore Zagarese e Paola Napolitano nel corso delle loro arringhe conclusive e condivisa dal Tribunale che ha assolto con formula piena A.N. dal reato imputatogli.
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