Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

solidarietà

Voce sul palco di Taranto: «Il piccolo Alì è diventato il figlio di tutti i crotonesi»

Il sindaco di Crotone al “Primo maggio libero e pensante” ricorda i giorni della strage dei migranti e le storie di vittime e superstiti

Pubblicato il: 02/05/2023 – 11:32
Voce sul palco di Taranto: «Il piccolo Alì è diventato il figlio di tutti i crotonesi»

TARANTO «L’umanità non ha colore politico». Lo ha detto il sindaco Voce dal palco dell’ “Uno maggio Taranto libero e pensante”, la manifestazione che dal 2013 è promossa a Taranto, in occasione della Festa del Lavoro, dall’associazione di Promozione Sociale Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e che vede tra i promotori gli artisti Diodato e Roy Paci. Il sindaco è stato invitato dagli organizzatori, insieme all’associazione Sabir e alla Rete 26 febbraio, per intervenire sulla tragedia di Steccato di Cutro.
Il sindaco ha ringraziato gli organizzatori e la città di Taranto per l’espressione di solidarietà dimostrata nei confronti della comunità crotonese duramente provata dalla tragedia. Sul palco c’è stato il racconto della umanità e solidarietà del popolo crotonese a seguito della tragedia di Steccato di Cutro ed anche il ricordo del piccolo Alì, la vittima più giovane.

«Il piccolo Alì è diventato il figlio di tutti i crotonesi»

«Il piccolo Alì è diventato il figlio di tutti i crotonesi»

«Al piccolo Alì era stata assegnata, come ad altre vittime non identificate, una sigla: KR16M0. Zero stava ad indicare che non aveva compiuto ancora un’anno. Quel bambino adesso riposa nel cimitero cittadino ed è diventato il figlio di tutti i crotonesi. Quello che si è verificato è stata una tragedia, chi pensava di trovare un approdo sicuro, a poche decine di metri dalla spiaggia, ha trovato la morte. Il mare ha restituito 94 corpi».
Il sindaco ha poi raccontato di Karim arrivato a Crotone un paio di settimane dopo la tragedia: un minore non accompagnato giunto con altri 400 migranti. «Oggi è in una struttura protetta e sta studiando. Ma con il nuovo decreto con tutta la probabilità non usufruirà, diventato maggiorenne, di una protezione speciale e tra pochi anni diventerà un fantasma. Un decreto che porta il nome del luogo dove è avvenuta la tragedia ma che con quello che è successo non ha nulla a che vedere. L’umanità va recuperata, l’umanità non ha colore politico», ha concluso il sindaco. Nella delegazione crotonese con il sindaco era presente l’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x