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la guerra in ucraina

Bombe russe su Kiev dopo il tentato attacco al Cremlino

Esplosioni a Zaporizhzhia e Odessa. Allarme aereo in molte regioni

Pubblicato il: 04/05/2023 – 7:21
Bombe russe su Kiev dopo il tentato attacco al Cremlino

Le forze russe hanno lanciato nella notte attacchi aerei su Kiev ed altre città ucraine, inclusa Odessa, senza provocare vittime.
Esplosioni sono state udite anche a Zaporizhzhia, mentre gli allarmi aerei sono risuonati nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Poltava, Kharkiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Odessa e in alcune aree della regione di Kirovograd.
Gli attacchi russi di questa notte contro Kiev non hanno provocato vittime o danni, ha reso noto su Telegram l’amministrazione della capitale ucraina. Da parte sua, il Comando Operativo Sud dell’Esercito ha affermato che su Odessa sono stati lanciati 15 droni, 12 dei quali sono stati distrutti e tre hanno colpito i dormitori d una scuola senza provocare feriti o vittime.
Due droni avevano cercato nella notte tra martedì e mercoledì di colpire la residenza del presidente russo nel Cremlino, ma Mosca ha affermato che le offensive lanciate nelle ultime ore non sono in risposta al presunto attacco alla capitale russa. “La Russia risponderà a questo atto di terrorismo sconsiderato e arrogante. Risponderà quando lo riterrà necessario…”, ha detto l’Ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov.  
La notizia dell’attacco al Cremlino era stata data da Ria Novosti ed era stata subito confermata dal Cremlino, che annunciava ritorsioni. “L’attacco sventato la notte scorsa con due droni è stato un attentato terroristico ucraino alla vita del presidente Vladimir Putin, che è rimasto illeso”, afferma afferma il servizio stampa citato dall’agenzia, aggiungendo che “Mosca adotterà misure di ritorsione contro Kiev”. Il sindaco di Mosca, Serghey Sobyanin, ha disposto il divieto di sorvolo di droni sulla capitale dopo l’abbattimento dei due droni. Il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, ha poi precisato che Putin non era al Cremlino nel momento dell’attacco. “Dopo l’attacco terroristico di oggi, non ci sono altre opzioni se non l’eliminazione fisica di Zelensky. Non è nemmeno necessario firmare l’atto di resa incondizionata. Anche Hitler, come sai, non l’ha firmato”. E’ la minaccia su Telegram del vicepresidente del consiglio di sicurezza russa Dmitri Medvedev. 
Ma da Kiev arriva la smentita: “Naturalmente l’Ucraina non ha nulla a che fare con gli attacchi con i droni al Cremlino”. Lo ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio ai giornalisti. La stessa informazione è stata riportata anche dal portavoce Serghei Nikivorov citato dai media ucraini. “Per quanto riguarda i droni sul Cremlino, è tutto prevedibile…La Russia sta chiaramente preparando un attacco terroristico su larga scala“. Continua su Twitter Podolyak. “L’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi sul territorio della Federazione Russa”, perché “non risolverebbe alcun problema militare e fornirebbe a Mosca motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili”. “I droni sulle strutture energetiche o sul Cremlino possono solo indicare le attività di guerriglia delle forze di resistenza locali”, ha aggiunto.

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