RIMINI Oltre che un’edizione da record – con 1.100 espositori e operatori esteri raddoppiati rispetto alla scorsa edizione – Macfrut, salone internazionale dell’ortofrutta è anche un importante momento di confronto sulle necessità e le politiche di settore. Dibattiti tra gli imprenditori impegnati sul campo e i decisori chiamati a disegnare politiche sostenibili, sul piano ambientale ed economico. Il Corriere della Calabria, presente alla manifestazione in corso a Rimini, ne discute con Nicola Cilento, componente della Giunta nazionali Confagricoltura. Cilento evidenzia l’opportunità del dialogo avviato nel corso del tempo per analizzare i bisogni del settore. «È facile dire “c’è bisogno di transizione”, da quell’ambientale a quella ecologica, però poi è più difficile trovare le risorse – spiega –. Tutto ci aspettavamo, per esempio, tranne – in questo momento particolare – un aumento così vertiginoso dei tassi. È emersa, purtroppo, una concomitanza di fattori negativi dei quali si è discusso e su cui si è sollecitato il ministro Lollobrigida. Lollobrigida – continua Cilento – ha partecipato ai lavori per continuare a discutere in quel Tavolo ortofrutticolo, che Confagricoltura ha sollecitato, che il Ministro ha convocato e attorno al quale bisognerà continuare a sedersi per discutere di queste problematiche».
Paola Granata, presidente di Confagricoltura Cosenza sottolinea la «grande attenzione» riscontrata a tutti i livelli e spiega: «Abbiamo dato sostegno a quelle che sono le produzioni attraverso l’aggregazione che offre il consorzio e attraverso la qualificazione di quello che è un prodotto identitario come la Clementina. Abbiamo seguito il consorzio della Clementina, quello del Finocchio e altri consorzi importanti. Cerchiamo di essere vicini a tutte le produzioni perché qualificare il prodotto attraverso una Igp premia il produttore finale e dà un prodotto di qualità».
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