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Maltempo, nel Ravennate ancora allagamenti per la piena

Scuole chiuse. Riaperta via Emilia a Castel Bolognese

Pubblicato il: 04/05/2023 – 9:07
Maltempo, nel Ravennate ancora allagamenti per la piena

Il meteo migliora e la situazione dei danni del maltempo in Romagna è in via di lento miglioramento ma ancora rimangono importanti problemi dopo gli ultimi nubifragi ed esondazioni dei fiumi a causa della pioggia che hanno provocato la morte di due persone: un uomo di 80 anni a Castel Bolognese, ed uno a Fontanelice, vicino Bologna, sotto le macerie di un’abitazione crollata per uno smottamento. E centinaia di persone sono state evacuate nella notte tra martedì e mercoledì a causa dell’emergenza e per ragioni di sicurezza.
Nelle ultime ore la zona più critica è quella di Bagnacavallo (Ravenna) e frazioni, dove sono proseguiti tutta la notte gli intervenenti di tamponamento della falla del Lamone. L’allagamento si è esteso verso l’abitato di Villanova, coinvolgendo via Cocchi. È chiusa la provinciale San Vitale/via Albergone al ponte del canale Fosso Vecchio, così come via Cocchi e tutte le strade secondarie in direzione Villanova. 
L’acqua, informa il Comune, rende particolarmente pericolose le strade, perciò “si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione e a rispettare i divieti di circolazione dove presenti, limitando gli spostamenti ai casi di necessità”. Tutte le scuole del paese sono rimaste chiuse. La piena del Lamone sta comunque iniziando a scendere. 
Il traffico ferroviario risulta ancora sospeso tra Russi e Lugo (Castel Bolognese – Ravenna) e tra Lavezzola e Mezzano. A Castel Bolognese nella notte è stata riaperta la via Emilia, allagata da 24 ore. A Conselice, dove aveva rotto il Sillaro, è stata adottato l’ordine di evacuazione di via Baldini e via della Cooperazione. A Faenza è stata riaperta la circonvallazione
La Regione Emilia-Romagna è intanto al lavoro per chiedere lo stato di emergenza, e il ministro per la Protezione civile Musumeci ha firmato il decreto di mobilitazione straordinaria. Il capo della Protezione civile Curcio: in 36 ore caduti più di 140 millimetri d’acqua, ora il rischio sono le frane.

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