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Si conferma l’asse Occhiuto-governo Meloni, sì alla nuova proroga del Decreto Calabria

Legislazione speciale in vigore per altri 6 mesi, evitata la decadenza dei commissari. Ora corsa per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale

Pubblicato il: 04/05/2023 – 20:46
Si conferma l’asse Occhiuto-governo Meloni, sì alla nuova proroga del Decreto Calabria

CATANZARO Via libera alla nuova proroga del Decreto Calabria, la legislazione speciale in materia di sanità. Dando riscontro alle richieste e alle esigenze del governatore e commissario Roberto Occhiuo il Consiglio dei ministri ha approvato il prolungamento delle norme eccezionali per il sistema sanitario regionale per altri mesi mesi, fino all’11 novembre 2023, dando l’ok a una serie di disposizioni contenute in un decreto legge definibile “Milleproroghe” (la proroga del Decreto Calabria è contenuta nel Dl recante “disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici e società, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”).

Via libera in Zona Cesarini

Il via libera da parte del governo Meloni arriva praticamente in “zona Cesarini”, perché il Decreto Calabria sarebbe scaduto l’8 maggio, anche se adesso sarà corsa contro il tempo per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il passaggio necessario per evitare l’effetto più pernicioso che era legato a un eventuale stop alla legislazione speciale: la decadenza degli attuali commissari delle Asp e delle aziende ospedaliere e il ritorno alla normativa ordinaria delle nomine di Giunta solo da albo nazionale dei Dg (in questo senso da lunedì a forte rischio sarebbero stati essenzialmente la Carbone all’Asp di Crotone e De Salazar all’Ao di Cosenza). Invece una delle nome contenute nel testo governativo prevede un’ulteriore proroga di sei mesi alla permanenza in carica dei commissari straordinari delle Asp e delle aziende ospedaliere, disponendosi comunque che «decadono, ove non confermati… entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione» del decreto. In pratica, la proroga mantiene in vita i commissari che però dovranno essere confermati entro due mesi da Occhiuto, ma il commissario con il prolungamento della legge speciale continuerà ad avere per un bel po’ margini di manovra molto più ampi e discrezionali rispetto al ritorno sotto l’ombrello della normativa ordinaria (con la proroga infatti Occhiuto può ricorrere a manager anche al di fuori dell’albo nazionale).

I risvolti politici

Un punto tecnico-politico importante messo a segno dunque da Occhiuto, nel contesto di un punto politico ancora più ampio che conferma l’asse tra il governo regionale e quello Meloni e anche l’asse romano, questo un po’ più recente, tra l’ala governista di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Del resto, in questi giorni si dice che sarebbero stati tanti e costanti i contatti tra Occhiuto, affiancato nell’opera di stesura delle nuove disposizioni soprattutto dal commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti, e diversi ministri e sottosegretari per mettere a punto la proroga del Decreto Calabria, che ormai anche il centrodestra evidentemente apprezza dopo averlo “picconato” quand’era opposizione al Movimento 5 Stelle, il “padre” della legge speciale per la sanità calabrese (anche se secondo alcuni osservatori questa ulteriore proroga non sarà a “costo zero” per Occhiuto). Una messa a punto laboriosa, non priva di qualche intoppo: la proroga infatti era inizialmente prevista nell’ambito del Decreto Lavoro all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri del Primo Maggio ma prima della riunione era stata espunta – a quanto riferiscono fonti qualificate – su input del Quirinale, che avrebbe lamentato la disomogeneità della parte relativa alla sanità calabrese con l’impianto complessivo del provvedimento in materia di occupazione. Ma sul piano politico la proroga del Dereto Calabria doveva andare in porto ed è andata ora in porto oggi. Ora non resta che attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. (a. cant.)

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