LONDRA “Sono qui per servire non per essere servito”: è la formula rituale con cui re Carlo, ha risposto, invocando l’esempio “del Re dei Re”, Gesù Cristo, ha risposto al bambino del coro dell’abbazia di Westminster che lo ha accolto per la solenne liturgia dell’incoronazione. E’ stato quindi l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della Chiesa anglicana e officiante chiamato a presiedere il rito, a introdurre la cerimonia religiosa con una breve preghiera accompagnato a un appello alla fraternità cristiana, al sostegno reciproco tra i fedeli e tra tutte le persone di buona volontà.
Re Carlo III e la regina Camilla hanno lasciato Buckingham Palace, dando così il via ufficialmente alla giornata destinata a culminare con la loro solenne incoronazione formale nell’abbazia di Westminster, a Londra.
Il corteo ha imboccato il vialone del Mall, fra i saluti e le grida di due ali di folla. La strada è imbandierata con vessilli britannici dell’Union Jack, intervallati qua e là dalle bandiere degli altri 14 Paesi del Commonwealth che sono tuttora istituzionalmente legati alla corona come Reami e di cui il sovrano resta quindi capo dello Stato (Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giamaica e altri). Il re e la regina sono a bordo di una carrozza cerimoniale più moderna e comoda – con sospensioni idrauliche e aria condizionata – rispetto al settecentesco Gold State Coach che li riporterà a palazzo a conclusione della cerimonia. Entrambi indossano il mantello reale, Carlo sopra un’alta uniforme militare e si profondono in saluti verso la gente. Ad affiancarli sono, secondo costume, reparti militari della Guardia Reale a cavallo, in divisa storica da parata. Sullo sfondo riecheggiano le note dell’inno britannico, God Save the King, il cui canto viene intonato fra gli applausi da molti dei presenti.
Niente più riferimenti limitativi al ruolo di “regina consorte”, da oggi Camilla diventa anche ufficialmente “Sua Maestà la Regina”. Punto e basta. A certificarlo è la copertina dell’Order of Service diffuso da Buckingham Palace prima dell’inizio della cerimonia che la vedrà incoronata formalmente al fianco di re Carlo nell’abbazia di Westminster. Il documento fa riferimento infatti alla “Incoronazione delle Loro Maestà il Re Carlo III e la Regina Camilla”. L’indicazione di “regina consorte” era stata utilizzata per Camilla nei primi mesi dopo l’ascesa al trono della coppia, seguita alla morte della regina Elisabetta II, l’8 settembre 2022: in qualche modo come forma di rispetto per evitare sovrapposizioni con il titolo di regina tout court, legato per oltre 70 anni alla figura della monarca defunta. Tutte le consorti donne dei re – nella storia della monarchia britannica e non – hanno peraltro tradizionalmente diritto al titolo di regina.
Carlo III e la regina consorte Camilla sono arrivati a Buckingham Palace, da dove più tardi partirà la processione verso Wasminster Abbey per l’incoronazione. Il re è stato fotografato all’interno dell’automobile ancora vestito in abito scuro, camicia bianca e cravatta blu con elementi bianchi. Le foto sono pubblicate sul sito della Bbc.
Sono arrivati a Westminster per assistere alla cerimonia di incoronazione di re Carlo III vari ministri del governo di Rishi Sunak, il sindaco di Londra, Sadiq Khan, il leader dell’opposizione laburista, Keir Starmer. I ministri, arrivati in gruppo, sono quelli alla Difesa, Ben Wallace, il vice primo ministro Oliver Dowden, il viceministro dell’Interno, Tom Tugendhat, all’Industria e Commercio, Kemi Badenoch. Lo scrive la Bbc. (Ansa)
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