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Casali del Manco festeggia sei anni dalla nascita, Martire e Covelli: «Riscritta la storia»

Il messaggio del sindaco e del presidente del Consiglio comunale in vista della prossima tornata amministrativa»

Pubblicato il: 07/05/2023 – 11:34
Casali del Manco festeggia sei anni dalla nascita, Martire e Covelli: «Riscritta la storia»

CASALI DEL MANCO «Casali del Manco compie 6 anni! Eh già, era il 5 maggio 2017 e la legge regionale n. 11 sanciva la nascita del nostro Comune, a seguito dell’approvazione di un referendum svoltosi 40 giorni prima, il 26 marzo 2017». Così in una nota il sindaco   Stanislao Martire e il presidente del Consiglio Comunale Luca Covelli. «La cittadinanza di Casali del Manco, in circa 2200 giorni di vita, ha attraversato – aggiungono Martire e Covelli – diverse fasi, dal periodo di commissariamento iniziale, alla prima amministrazione democraticamente eletta, fino alla campagna elettorale tuttora in atto, che vede coinvolte tre proposte programmatiche differenti attraverso le quali, tra pochi giorni, sarà scelto il secondo primo cittadino che guiderà i passi di questo bimbo di 6 anni per il prossimo quinquennio. Proprio per favorire la campagna elettorale in corso, ed al fine di evitare strumentalizzazioni e strascichi poco consoni al decoro che il Comune merita, per il momento storico che stiamo vivendo non si è ritenuto opportuno prospettare iniziative tali da incentivare festeggiamenti e tramandarne memoria. Pertanto, dopo ponderate riflessioni, si è deciso di non riproporre (si spera solo per quest’anno) l’attesa manifestazione “Uno sguardo per Casali del Manco”, iniziativa entusiasmante che solo lo scorso anno ha visto una produzione di 316 elaborati, tra fotografie, disegni, temi, racconti e poesie: un successo, in termini di emozioni e partecipazione, che ha visto coinvolti tutti i cittadini, soprattutto le nuove generazioni, grazie alla preziosa collaborazione degli Istituti comprensivi comunali. Ed è proprio a questi giovani casalini che ora vogliamo dedicare il nostro pensiero e le nostre sensazioni, consapevoli che sono proprio loro i primi a non conoscere campanili e pregiudizi, ma a concepire Casali del Manco come un’unica municipalità e la comunità casalina come un’unica famiglia. Casali del Manco ha riscritto la storia e la geografia del territorio: è ovvio che tale processo sociale, culturale ed economico, rivoluzionario nel suo genere, necessiti di molto tempo per essere pienamente metabolizzato; com’è normale che sia, resistenze, prevenzioni e rancori talvolta serpeggiano in taluni strati sociali.  Per fortuna ci sono i ragazzi: loro sì, si sentono casalini a tutti gli effetti, dalla scuola materna alle superiori. Loro saranno la futura classe dirigente!  Sarà la storia a giudicare la bontà della fusione, mentre saranno le amministrazioni comunali ad accelerare o rallentare questa grande rivoluzione storico-sociale-culturale! Fare memoria del 5 maggio, per noi casalini, non potrà mai essere un atto scontato; sempre più spesso si parla ormai di fusioni tra municipi in tutta Italia, ivi compresi i comuni urbani limitrofi: noi in Presila siamo stati, come sempre, antesignani anche in questo. Ciò ha permesso, tra gli infiniti risvolti positivi, di sconfiggere il precariato, di dare dignità agli “ultimi”, di mantenere i conti in ordine, di accendere la speranza, di fornire certezze. L’appuntamento delle Elezioni Amministrative cui stiamo andando incontro, però, ci impone anche – ricordano Martire e Covelli – una doverosa riflessione, perché amministrare significa accettare una sfida unica ed irripetibile: dare la propria impronta indelebile nel pensare, favorire e realizzare sviluppo, crescita e modernizzazione del territorio che si ama.Amministrare oggi, con le difficoltà e le onerose responsabilità di cui i rappresentanti delle istituzioni sono investiti, in presenza della crisi economica più pesante del dopoguerra e della più grande pandemia del secolo, equivale ad una missione che presuppone, innanzitutto, un forte spirito di servizio.  Costruire traiettorie di lungo periodo, essere presenti nella quotidianità dei cittadini, informarli e rispondere loro anche attraverso le nuove forme dirette di rapporto con la P.A., credere nelle potenzialità del territorio ed in primis dei giovani: sono tutte azioni che un buon amministratore deve mettere in campo, non senza notevoli sforzi e sacrifici, se vuole realmente interpretare il proprio ruolo con impegno, dedizione, coerenza e coscienza.  Ai candidati sindaci e consiglieri, dunque, auguriamo una buona fine di campagna elettorale, e a coloro che saranno decretati Amministratori dalle urne, maggioranza e minoranza, un proficuo lavoro al servizio della comunità, nella consapevolezza che governare bene è un onere e un onore da svolgere nell’assoluto rispetto delle leggi, delle comunità e del futuro dei territori. Duc in altum! ».

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