REGGIO CALABRIA A tappe forzate la riforma del mercato del lavoro approvata nelle scorse settimane dalla Giunta guidata dal presidente Occhiuto procede il suo iter in Consiglio regionale. Dopo il primo via libera, a maggioranza, in prima Commissione Affari istituzionale, il testo sarà all’esame della terza Commissione mercoledì prossimo, con le audizioni dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. L’input arrivato direttamente dal governatore Occhiuto alla sua maggioranza – filtra da ambienti del centrodestra – è quello di assegnare alla riforma del mercato del lavoro una corsia preferenziale e prioritaria e di portarla al più presto all’approvazione dell’aula: secondo quanto si è appreso, la proposta di legge di iniziativa della Giunta, una volta licenziata dalla terza Commissione, potrebbe essere calendarizzata subito, già entro la fiume della prossima settimana, in seconda Commissione Bilancio per il parere finanziario, in modo da essere pronta per la discussione in aula. La prossima seduta di Consiglio regionale non è stata ancora convocata, ma mercoledì è in programma anche la conferenza dei capigruppo chiamata a decidere la data: nella maggioranza qualcuno non esclude una seduta entro fine settimana, ma più realisticamente si ipotizza una convocazione della plenaria subito dopo il 15 maggio. La riforma, che aggiorna un testo risalente ormai a più di 10 anni fa, si fonda soprattutto sul ruolo nevralgico e centrale dei Centri per l’impiego e della nuova Agenzia, Arpal, ente pubblico non economico strumentale della Regione, che nascerà dalla trasformazione dell’Azienda Calabria Lavoro. Nell’agenda dei lavori del Consiglio regionale inoltre potrebbe esserci anche una seduta ad ho sui fondi europei, per come sollecitato dall’opposizione, in particolare da Pd e dal M5S, alla luce degli ultimi report comunitari che parlerebbero di un rischio per la Calabria di perdere a fine anno oltre 900 milioni del ciclo 2014-2020: una discussione sui fondi comunitari – spiegano sempre fonti del centrodestra – sarebbe ben vista anche dallo stesso Occhiuto e dalla sua maggioranza, che invece non sarebbe d’accordo sull’opportunità di estendere l’approfondimento al Pnrr, considerando che la Regione non ha una gestione diretta di questa pratica. (c. a.)
x
x