ROMA Le commissioni Trasporti e Ambiente hanno approvato il mandato ai relatori a riferire in Aula sul decreto Ponte. Il testo approderà domani pomeriggio, alle 15, nell’Aula della Camera per la discussione generale. Il governo ha già annunciato di voler porre la questione di fiducia sulle misure.
L’emendamento sull’aggiornamento dei costi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto «chiarisce anche che il limite sono i 13,5 miliardi di euro indicati nel Def. L’opera sta in quella soglia». Ha sottolineato il viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi intervenendo alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera che ha esaminato il decreto Ponte. La norma da una parte «punta ad evitare extra profitti per l’impresa che ha vinto una gara nel 2012», ha aggiunto e dall’altra «evitare che l’aumento dei costi porti al rischio che l’opera si fermi come tante volte è accaduto».
Opposizioni all’attacco prima del voto finale sul decreto Ponte nelle commissioni Trasporti e Ambiente della Camera. Dopo la presentazione, da parte del Mef, di una riformulazione dell’emendamento di maggioranza riguardante il caro materiali il centrosinistra aveva chiesto una sospensione dei lavori per poter analizzare il testo ma la presidenza ha proceduto comunque coi lavori sostenendo la necessità di rispettare i tempi visto che il decreto va in Aula domani. «I tempi ci sono, si tratta di una scelta politica», hanno osservato da più parti nell’opposizioni. Anche la presidente di deputati Dem, Chiara Braga, è arrivata in commissione per sostenere il suo gruppo. «Chiediamo una sospensione per analizzare la relazione tecnica, serve una riflessione vista la portata della riformulazione», ha detto Braga. Ma, dopo gli interventi delle opposizioni il testo è stato comunque posto in votazione ed è stato dato il mandato il relatore per l’Aula. Poi il voto favorevole della maggioranza
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