CATANZARO Affari, soprattutto nel campo della droga, e cointeressenze. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, coordinati dalla Dda di Catanzaro, che hanno portato alle 37 misure cautelari, le cosche Tundis e Calabria, ritenute egemoni nell’area tra San Lucido e Cosenza, avrebbero intrattenuti contatti molto stretta con la cosca confederata di Cosenza, quella con a capo Francesco Patitucci e poi Roberto Porcaro (nella foto), che da alcune settimane collabora con la Dda di Catanzaro e che è tra i destinatari dell’odierna ordinanza. Secondo quanto riferito dagli inquirenti in conferenza stampa nella sede della Procura di Catanzaro, la cosca di Cosenza avrebbe di fatto dato legittimazione alla consorteria tirrenica. (redazione@corrierecal.it)
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