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L’ANALISI

La (costante) emergenza della Calabria: «Il grave squilibrio strutturale» della maggioranza dei Comuni

Nella delibera di programmazione dell’attività di controllo la Corte dei Conti registra un trend in peggioramento nella regione

Pubblicato il: 09/05/2023 – 7:36
La (costante) emergenza della Calabria: «Il grave squilibrio strutturale» della maggioranza dei Comuni

CATANZARO La fragilità economica e finanziaria degli enti locali in Calabria. Il fenomeno è ormai una costante ma nel 2023 rischia di registrare numeri da record. Il dato emerge dalla lettura con la quale la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha approvato il programma dell’attività per quest’anno: due, in particolare, sono i settori su cui si poserà l’attenzione della magistratura contabile, quello della finanza locale e quello della sanità, due settori che da tempo configurano un'”emergenza Calabria”. Con riferimento al primo, nel corso della delibera della Corte dei Conti, nel contesto di una riflessione sulla difficoltà a espletare il controllo alla luce delle carenze di organico, si rimarca a un certo punto «l’elevato numero di piani di riequilibrio finanziario pluriennale che sono pervenuti alla sezione in questo primo scorcio di anno (sette); numero, peraltro, destinato, per come è plausibile dedurre dall’evoluzione dell’attività istruttoria svolta dalla Commissione ministeriale, a incrementarsi in misura esponenziale»: «In quasi tutti i casi – si aggiunge – si tratta di piani che sono rimasti pendenti in istruttoria presso la Commissione ministeriale per un periodo di tempo molto ampio; in uno di essi, addirittura, il piano è stato trasmesso quando si era già conclusa la sua durata (2013/2022). Conseguentemente, la programmazione dovrà necessariamente assumere una connotazione di flessibilità per far fronte alla probabilità di veder aumentare nel corso dell’anno il numero di piani da sottoporre alla verifica di congruità e per il possibile incremento della platea di interventi finanziati con il Pnrr rientranti nella tipologia individuata nella programmazione». E ancora – spiega la Corte dei Conti – «secondo le linee guida della Sezione delle Autonomie alle attività collegate al Pnrr deve attribuirsi carattere prioritario, procedendo a una razionalizzazione del controllo finanziario seguendo criteri che privilegino le criticità più evidenti. Come già segnalato l’anno precedente, tale condivisibile indirizzo sconta, per la regione Calabria, una realtà caratterizzata dalla circostanza che la maggior parte degli enti versano in una situazione di squilibrio strutturale economico-finanziario che renderebbe necessario un costante monitoraggio anche nell’ottica del corretto utilizzo dei fondi del Pnrr».
Infine, per quanto riguarda il controllo sulla finanza locale,la Corte dei Conti segnala poi che «vi sono numerosi enti inadempienti all’obbligo, intestato all’organo di revisione di trasmissione dei questionari (sul bilancio di previsione, sul rendiconto), ovvero quelli che non hanno adottato le misure correttive disposta dalla sezione ai sensi dell’articolo 148 bis Tuel, o non hanno dato riscontro a richieste istruttorie».

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