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la sentenza

L’affaire dei 3,2 milioni “regalati” a Tesi spa inguaia 4 manager: Devono risarcire Fincalabra – NOMI

Il Tribunale di Roma condanna Gargano, Pometti, Spataro e Montagnese. Decisero di destinare le cifre alla società (per poi gestirle)

Pubblicato il: 09/05/2023 – 10:33
L’affaire dei 3,2 milioni “regalati” a Tesi spa inguaia 4 manager: Devono risarcire Fincalabra – NOMI

ROMA La XIII^ Sezione Civile del Tribunale di Roma, con sentenza numero 6968/2023 del 2 maggio 2023, provvedendo sulla domanda proposta nei loro confronti da Fincalabra SpA (con l’avvocato Nicolino Zaffina del Foro di Lamezia Terme), ha condannato Antonio Gargano, Filomeno Pometti, Michelangelo Spataro (tutti difesi dall’avvocato Ugo Luciano Celestino del Foro di Cosenza) e Michele Montagnese (rappresentato dall’avvocato Raffaele Carullo del Foro di Vibo Valentia) a corrispondere a Fincalabra la somma di euro 3.845.847,00 oltre interessi e spese processuali.

Il risarcimento danni

Nel 2019 Fincalabra aveva convenuto i quattro ex manager di Tesi davanti al Tribunale capitolino per sentirli condannare al risarcimento dei danni subiti in conseguenza della loro già acclarata responsabilità nel procedimento penale numero 2057/2006 Procura della Repubblica (Why Not, ndr), in cui Fincalabra si era costituita parte civile con il patrocinio dell’avvocato Nicolino Zaffina del Foro di Lamezia Terme, definitosi in primo grado con sentenza del Tribunale di Catanzaro numero 445/2012, confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro e dalla Corte di Cassazione quanto alle statuizioni civili (la vicenda penale si è invece conclusa in grado d’Appello per intervenuta prescrizione). 

I finanziamenti erogati a Tesi dai manager di Fincalabra

Come si ricorderà dal Febbraio del 2001 al marzo del 2005 Antonio Gargano ha rivestito la carica di presidente del Cda, di Fincalabra S.p.A., Filomeno Pometti e Michelangelo Spataro la carica di consiglieri e Michele Montagnese quella di componente effettivo del Collegio sindacale e, nelle loro rispettive qualità, abusando del loro ufficio, avevano concorso a erogare in favore della società partecipata Tesi S.p.A. cospicui finanziamenti, tramite assegni e bonifici, nonostante il suo evidente stato di insolvenza e procurando ad essa e ai suoi amministratori un ingiusto vantaggio patrimoniale. 

I 3,2 milioni e la “coincidenza” tra gli amministratori di Tesi e Fincalabra

Nello specifico il finanziamento, erogato in più tranche per complessivi euro 3,2 milioni di euro, fu “giustificato” dai predetti amministratori del tempo mediante un artificioso contratto di cessione di credito, sottoscritto in realtà nel settembre del 2005, quando Gargano aveva già assunto l’incarico di presidente della Tesi S.p.A., Pometti e Spataro, contemporaneamente al mantenimento delle cariche societarie in Fincalabra S.p.A., rivestivano la carica di componenti del Cda di Tesi S.p.A. e, da ultimo, Montagnese era stato nominato Presidente del collegio sindacale della stessa Tesi s.p.a.. 
Pertanto si era così determinata una assai singolare, oltre che “sintomatica”, coincidenza tra gli amministratori di Fincalabra S.p.A., che avevano deciso l’erogazione dell’importo di euro 3.200.000,00 e gli smministratori di Tesi S.p.A., che hanno poi materialmente gestito detta somma, percependo lauti compensi per entrambi gli incarichi. 

Il fallimento di Tesi nonostante il finanziamento

Peraltro, nonostante l’erogazione del finanziamento da parte di Fincalabra S.p.A., con sentenza del 14.06.2007, Tesi s.p.a. veniva dichiarata fallita dal Tribunale di Cosenza, il che rendeva ancor più esplicito il quadro criminoso venutosi a delineare. Per queste vicende e su tali presupposti, il Tribunale Penale di Catanzaro, con sentenza n. 455/2012 del 31.07.2012 ha dichiarato colpevoli Gargano, Pometti, Spataro e Montagnese del reato di cui all’art. 323 c.p. con contestuale condanna – in solido – al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile Fincalabra S.p.a.
Liquidazione e condanna esemplare arrivata ora, con la sentenza del Tribunale di Roma che Fincalabra porterà ad esecuzione già nelle prossime settimane. (redazione@corrierecal.it)

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