ROMA E’ in stallo la copertura del richiamo vaccinale per anziani e fragili secondo l’analisi di Fondazione Gimbe e i tassi rimangono bassi soprattutto al Sud. «La cosa peggiore che i paesi possano fare ora è usare questa notizia della fine dello stato di emergenza dichiarato dall’Oms per abbassare la guardia, per smantellare il sistema che hanno costruito e per lanciare alla gente il messaggio che il covid non è più qualcosa di cui preoccuparsi» dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. «A un mese e mezzo dalla sospensione della pubblicazione del monitoraggio Gimbe sul Covid-19 – aggiunge – abbiamo ritenuto opportuno valutare l’avanzamento delle coperture vaccinali relative ai richiami con quarta e quinta dose, pur con la difficoltà di fornire dati precisi visto che entrambe le platee non vengono aggiornate ormai da molto tempo». La platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone. Al 5 maggio il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,4%, ovvero solo +0,1% nelle ultime 7 settimane (31,3% lo scorso 17 marzo). Si confermano nette differenze regionali in termini di coperture: dal 14,1% della Calabria al 45,8% del Piemonte. La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone e il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 16,4%, ovvero solo +0,7% nelle ultime 7 settimane (15,7% lo scorso 17 marzo). Nette anche in questo caso le differenze regionali: dal 6,2% della Calabria al 31,3% del Piemonte.
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