ROMA Scontro tra il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle nel question time alla Camera, in particolare nella discussione di un’interrogazione presentata dai pentastellati – prima firmataria Vittoria Baldino – per chiedere chiarimenti sul crollo del ponte sulla Sila Mare e in generale sugli investimenti in Calabria. «Fanno bene gli inquirenti a indagare perché qualcosa evidentemente nella costruzione di quel ponte non ha funzionato», dice Salvini senza però aggiungere altro e suscitando le critiche della stessa Baldino. «Evidentemente venite in Calabria solo a fare passerelle e promettere mari, monti e ponti, ponti immaginari, perché quelli reali poi crollano sotto i nostri occhi», commenta la deputata M5S.
All’attacco il M5S con il deputato Francesco Silvestri che attacca Salvini sul Ponte sullo Stretto, che a suo dire rivela «il vero titolare del ministero, tanto basta togliere la lettera al suo cognome, la S, e resta Salini (l’ad di WeBuild, il colosso dell’edilizia a cui è stato affidato il progetto ndr)». La risposta, molto politica, di Salvini: «Avevo un’interrogazione sul ponte crollato a Longobucco e su questo posso dare una risposta perché per educazione chiedo agli uffici di rispondere alle domande che mi vengono fatte, se poi dobbiamo riportare l’epopea dei noi di Toninelli allora quella è un’altra puntata. Mi spiace per i cittadini calabresi che meritavano una risposta, che comunque vado a dare lo stesso visto che è un ponte inaugurato dieci anni fa, costruito e preso in carico da Anas che voglio ringraziare perché – a dimostrazione che sistema di allerta funziona – l’ha chiuso per tempo evitando morti e feriti. Però – ha osservato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture – fanno bene gli inquirenti a indagare perché qualcosa evidentemente nella costruzione di quel ponte non ha funzionato. Ricordo che i numeri vedono tra Anas e Rfi, tra opere in corso, opere in avvio nel 2023, manutenzioni, 48 miliardi di investimenti in tutto in territori nazionale. Se avessero prevalso le logiche dei No Tav, No Tap, No a tutto il resto del mondo staremmo spendendo zero. Io sono stato votato per avviare i cantieri e sbloccare opere pubbliche. Stiamo lavorando giorno e notte per una ricognizione delle infrastrutture, ricordo i cognomi dei 5 ministri che mi hanno preceduto: Giovannini, De Micheli, Toninelli Delrio e Renzi. Ora – ha concluso Salvini – posso fare miracoli però recuperare dieci anni di poco e nulla mi è difficile».
Stizzita la Baldino nella controreplica. «Nelle stesse ore del crollo sulla Sila Mare vi apprestavate a finanziare per sette milioni di euro la campagna pubblicitaria, cioè propaganda, per il Ponte sullo Stretto. Pensate che per completare la Sila Mare ce ne vogliono 22, quindi spendete un terzo per un campagna sociale. Ma veniamo noi in soccorso al ministro Salvini: la campagna sul Ponte gliela facciamo noi e gliela facciamo gratis, dicendo quanti sono i veri costi del Ponte. Quando l’opera fu bloccata costava 8 miliardi, oggi sono 15 miliardi secondo le stime del ministero, Pensiamo che per completare la Statale 106 e consentire ai calabresi di raggiungere veramente Reggio e poi percorrere questo ponte immaginario ci vorrebbero 13 miliardi. Informiamo gratis anche sullo stato delle infrastrutture in Calabria perché evidentemente – ha rimarcato la deputata M5S – venite in Calabria solo a fare passerelle e promettere mari, monti e ponti, ponti immaginari, perché quelli reali poi crollano sotto i nostri occhi. Le vere cifre le avete messe voi nel Def: tolta la Statale 106m di opere pubbliche in Calabria avete destinato solo 10 solo 36 milioni. Di cosa stiamo parlando? Diciamo la verità ai calabresi e speriamo che dica loro come intende costruire questo ponte caduto lasciando un intero paese isolato. Con le infrastrutture non si scherza, anzi non si gioca, anzi – ha concluso la Baldino rivolgendosi a Salvini – se ci vuole giocare le facciamo un favore giochi con questo (mostra un plastico del Ponte ndr) e lasci stare il ministero». (c. a.)
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