CATANZARO Nell’inchiesta “Maestrale-Carthago” – vergata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e dai sostituti Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Buzzelli – è coinvolto anche un capitano di vascello della Marina militare. Ettore Romagnoli, si sarebbe fatto promettere da due appartenenti alla famiglia “Bonavita” della ‘ndrina di Briatico la spedizione di prodotti calabresi di vario genere in cambio della sua opera di mediazione con il comandante in seconda della direzione marittima di Reggio Calabria.
Ma procediamo con ordine.
Luigi Barillari, detto “Pongio”, 44 anni, e Francesco Zungri, detto “il Matu”, 63 anni, vengono considerati membri operativi della cosca Bonavita. Sono soci al 50% della “Costa degli dei tours” di Briatico, società che in realtà sarebbe di fatto amministrata dalla famiglia mafiosa di appartenenza. La ditta si occupa di trasportare i turisti per mare attraverso la motonave “Blue Ocean”.
Zungri e Barillari miravano a ottenere un posto barca nella banchina del porto di Tropea sia nel periodo di fermo invernale che durante la stagione estiva. Visto che la direzione marittima di Reggio Calabria è un ufficio gerarchicamente superiore a quello di Vibo e all’ufficio di Tropea, i due sodali speravano di ottenere buoni risultati tramite l’intermediazione di Romagnoli con il comandante in seconda della direzione marittima di Reggio Calabria.
In cambio l’ufficiale chiedeva un beneficio in natura: la spedizione di prodotti tipici calabresi. (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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