CATANZARO ”L’imponente blitz dei carabinieri di Vibo Valentia che ha portato all’esecuzione di un provvedimento di fermo nei confronti di 61 presunti appartenenti alle principali famiglie ‘ndranghetiste della provincia, che vede indagate complessivamente 167 persone, restituisce ancora una volta uno fotografia preoccupante della pervasività della ‘ndrangheta in vaste parti del territorio e della capacità di condizionare ogni settore della vita sociale ed economica ed anche la pubblica amministrazione”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FdI). ”L’indagine ‘Maestrale-Carthago’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri – osserva – ha messo in evidenza non solo le attività criminali tradizionali legate al traffico di stupefacenti e alle estorsioni, ma anche episodi di scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, condizionamento degli appalti, concorsi pilotati, truffe nel conseguimento di erogazioni pubbliche. Una sorta di enciclopedia della ‘ndrangheta che ha fatto emergere le cointeressenze tra ‘ndranghetisti, colletti bianchi e pezzi della società civile, che secondo le accuse lucravano anche sul sistema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”. ”Quella zona grigia alla continua ricerca di scorciatoie, vantaggi e facili guadagni – prosegue Ferro – intorno alla quale la ‘ndrangheta costruisce il suo consenso sociale e la sua capacità di infiltrazione, soffocando la libera concorrenza, il merito, la possibilità di sviluppo del territorio. Operazioni come quella di oggi servono a liberare il territorio dalla presenza criminale e a restituire ai cittadini la fiducia nello Stato, ma per sconfiggere definitivamente la ‘ndrangheta è fondamentale che ognuno decida da quale parte stare”, conclude il sottosegretario.
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