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Paola, crac delle aziende dell’ex patron della Sampdoria Ferrero: indagati dirigenti di società mandatarie di Unicredit

Le indagini di questo nuovo troncone dell’inchiesta sono coordinate dal procuratore capo Pierpaolo Bruni e dal sostituto Mariolina Bannò

Pubblicato il: 10/05/2023 – 9:01
Paola, crac delle aziende dell’ex patron della Sampdoria Ferrero: indagati dirigenti di società mandatarie di Unicredit

COSENZA Si allarga l’inchiesta sul crac delle aziende dell’ex patron della Sampdoria, Massimo Ferrero: coinvolti anche dirigenti di società mandatarie di Unicredit. La Procura di Paola, nel Cosentino, ha notificato un provvedimento di chiusura indagini a Massimo Ferrero, sua figlia Vanessa, suo nipote Giorgio e altre 12 persone tra dirigenti e componenti di società mandatarie di Unicredit. Si ipotizza il reato di bancarotta preferenziale. La complessa attività investigativa – condotta in modo accurato dal Nucleo di Polizia economica-finanziaria della Guardia di finanza di Cosenza (guidato dal tenente colonnello Attilio Turco) – rappresenta un troncone della più ampia inchiesta della Procura di Paola sul crac che nel 2021 portò all’arresto di Massimo Ferrero e di altre persone per bancarotta fraudolenta e altri reati societari. Le indagini di questo nuovo troncone sono coordinate dal procuratore capo Pierpaolo Bruni e dal sostituto Mariolina Bannò.

Le accuse

Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero cagionato «il dissesto della Società Ellemme Spa mediante pagamenti preferenziali effettuati a favore di Unicredit». In particolare, «Massimo, Vanessa e Giorgio Ferrero, dopo aver stipulato il 2 agosto del 2013 a favore della società collegata Eleven Finance Srl un contratto di cessione di crediti e diritti di sfruttamento economico opere per l’importo di 7milioni e 800mila euro». Il 3 settembre 2013, invece, avrebbero stipulato «un atto di accollo approvato e al quale aderiva Unicredit Spa». Con l’accollo, la società Eleven Finance si sarebbe «accollata il debito della società Farvem Srl ed Ellemme Group Srl entrambe del Gruppo “Ferrero” nei confronti di Unicredit per un importo pari a 8milioni e 640mila euro e 7milioni e 800mila euro». Il debito, Eleven Finance, si sarebbe impegnata a rimborsarlo in 7 anni, con rate semestrali. Tuttavia, per chi indaga, l’operazione avrebbe favorito Unicredit «creditore chirografario, che riceveva in esecuzione dell’atto di accollo, la somma di un milione e 713mila euro a titolo di rate e interessi». (f.b.)

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