ROMA E’ in corso un’operazione della Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, contro un’organizzazione criminale che riusciva a garantire il transito ai migranti sulla rotta balcanica. I poliziotti stanno eseguendo provvedimenti restrittivi nei confronti di 29 persone ritenute appartenenti a un’associazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio del denaro provento dell’attività illecita. L’organizzazione era articolata in cellule presenti in Italia e all’estero (Turchia e Grecia): i componenti, pur con compiti differenti, avevano un obiettivo unico, quello di far giungere i migranti in Italia sfruttando la rotta marittima del mediterraneo orientale, a bordo di natanti del tipo veliero, con partenza dalla Turchia e dalla Grecia. Nel blitz sono impiegati poliziotti appartenenti al Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e alla Squadra Mobile di Crotone, in collaborazione con la Squadra Mobile di Brindisi, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Milano, Torino e Trieste, e con la partecipazione di personale dell’Agenzia Europol e della Divisione Interpol, attraverso i collaterali organismi esteri interessati alle operazioni. Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari. Ulteriori dettagli verranno comunicati nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle ore 11 in procura a Catanzaro, con il procuratore, il direttore centrale anticrimine della Polizia e il direttore del Servizio Centrale Operativo.
«E’ stato smantellato un gruppo malavitoso capace di garantire l’arrivo a destinazione di migliaia di migranti, in transito per l’Italia dalla cosiddetta rotta balcanica marittima, attraverso l’uso di velieri condotti da scafisti per lo più russofoni. Veniva garantito l’arrivo a destinazione del migrante al prezzo complessivo di circa 10mila euro; in sostanza era stato creato un vero e proprio sistema di accoglienza illegale, organizzato tra l’estero e diversi capoluoghi italiani, che ricomprendeva anche il vitto e l’alloggio nelle diverse tappe (Crotone, Lecce, Brindisi, Foggia, Grosseto, Imperia, Milano, Torino, Trieste) e al quale i migranti si affidavano completamente». Lo ha detto il prefetto Francesco Messina, direttore centrale anticrimine della Polizia. «Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Dda di Catanzaro, sono durate quasi 4 anni e hanno permesso di colpire con 29 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip di Catanzaro, un’organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio delle somme derivanti dai pagamenti dei migranti – ha aggiunto – La fase operativa, diretta dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, condotta in Italia dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Crotone coadiuvata da altre 8 Squadre Mobili sull’interno territorio nazionale, ha altresì coinvolto, previo interessamento di Interpol ed Europol, la Turchia, la Grecia, il Belgio, la Germania, la Svezia, l’Inghilterra, il Belgio e il Marocco».
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