RENDE «Nel prendere atto del comunicato stampa predisposto e diffuso dal procuratore capo di Salerno, che evidentemente ha molto a cuore le vicende dell’avvocato Marcello Manna (!), occorre precisare, per amore di verità, che il provvedimento del Tribunale di Salerno che ha ripristinato la misura interdittiva nei confronti del predetto professionista, è stato adottato in considerazione della vigenza, al momento della decisione, della misura del divieto di dimora in Rende a suo tempo disposta nei confronti dello stesso avvocato Manna. Epperò, come ben noto finanche al procuratore capo di Salerno, tale misura è stata già da tempo revocata dal Tribunale della Libertà di Catanzaro per insussistenza della gravità indiziaria, sicchè il provvedimento del Tribunale di Salerno risulta palesemente anacronistico ed ingiustificato, per come verrà prontamente prospettato al giudice del merito del procedimento». Lo scrive Nicola Carratelli, difensore dell’avvocato Marcello Manna, con riferimento alla nota del procuratore di Salerno (qui). «Pertanto – prosegue l’avvocato Carratelli quanto alacremente diffuso dal procuratore capo di Salerno non può affatto costituire una conferma della fondatezza dell’accusa di corruzione in atti giudiziari a carico dell’avvocato Marcello Manna. Attendiamo, quindi, con serenità, l’esito del giudizio di merito che verrà pronunciato tra pochi giorni».
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