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In discarica a Cosenza la scultura di Cosmai. Sgarbi: «Inaudito, intervenga la Procura»

L’appello del sottosegretario alla Cultura dopo la rimozione del monumento dedicato all’ex direttore del carcere ucciso dalla mafia

Pubblicato il: 11/05/2023 – 23:10
In discarica a Cosenza la scultura di Cosmai. Sgarbi: «Inaudito, intervenga la Procura»

COSENZA È accaduto a Cosenza, «città straordinaria che ha tradizioni di tolleranza e grande vitalità culturale, la cui storia adesso non può essere macchiata da questa smargiassata». Così il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, sulla decisione del Comune di Cosenza, su direttiva del sindaco Franz Caruso, di rimuovere una scultura dedicata a una vittima della mafia e portarla in una discarica, in un quartiere periferico della città. L’episodio è stato denunciato dall’autore dell’opera, l’artista Maurizio Orrico che così dichiara: «Sradicata con quella stessa violenza che l’opera intendeva denunciare. Tagliata con la fiamma ossidrica e da alcuni giorni sparita anche dalla discarica abusiva dopo che ne avevo richiesto il sequestro ai Carabinieri». Commenta Sgarbi, commenta: «Avevo chiesto tramite il mio ufficio di verificare l’accaduto. È incredibile a dirsi ma è tutto vero. Ho stentato a credere che si possa avere tanto disprezzo per l’arte, la cultura e il messaggio civile che l’opera intendeva trasmettere in un territorio dove purtroppo la criminalità è forte».

La scultura dedicata a Sergio Cosmai finita in discarica


La scultura realizzata in acciaio al carbonio era un monumento omaggio a Sergio Cosmai, ex direttore del carcere di Cosenza, vittima della mafia, ucciso il 13 marzo 1985, ed era stata fortemente voluta dall’amministrazione precedente guidata dall’attuale senatore Mario Occhiuto. L’opera di Maurizio Orrico era stata collocata nel 2013 proprio sul viale dedicato a Sergio Cosmai. «È stato un atto di pura barbarie – spiega Orrico – un atto di bullismo istituzionale senza precedenti. Se avessero voluto spostare l’opera in un altro luogo avrebbero potuto avvisarmi e non avrei avuto nulla in contrario, ma hanno agito come vandali. Tra l’altro, era una mia donazione al Comune di Cosenza; c’è dunque anche una grave violazione della proprietà intellettuale». Annuncia Sgarbi: «Segnalerò l’episodio alla competente Procura per gli eventuali reati che si ravviseranno. Voglio dire al sindaco che le opere d’arte sono un bene di tutti, in particolar modo quando queste opere testimoniamo la violenza della criminalità in una terra straordinaria ma difficile come la Calabria».

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