COSENZA Un netto ridimensionamento delle pene inflitte nei confronti di Sergio Raimondo ed Emanuele Apuzzo, due indagati nell’inchiesta denominata “Overture” (LEGGI QUI). Che hanno optato per il rito abbreviato. Il procedimento è legato a presunte estorsioni, danneggiamenti, intimidazioni e reati contro la persona ed il patrimonio commessi a Cosenza e nei comuni dell’hinterland. La mala cosentina – secondo gli investigatori – avrebbe messo le mani sui lavori di ampliamento dell’Ospedale “Annunziata”, sugli interventi di ammodernamento del sistema di illuminazione del campus universitario Unical di Rende e sulle opere di restauro del Convento di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila, attraverso una intensa attività estorsiva nei confronti delle imprese assegnatarie dei lavori. Al termine del processo d’Appello, nei confronti di Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante) condannato precedentemente a 17 anni, è stata inflitta una pena di sei anni per quanto attiene la cessione di droga mentre è stato assolto per il capo d’accusa legato all’associazione dedita allo spaccio. Per quanto riguarda Emanule Apuzzo (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Giuseppe Malvasi), la pena è stata rideterminata rispetto a quella precedentemente inflitta: da 6 anni e otto mesi a 4 anni e otto mesi. L’imputato era coinvolto in alcuni episodi legati a presunte tentate estorsioni. Per Emanuele Apuzzo è stata inoltre esclusa, per tutti i reati, l’aggravante mafiosa (f.b.)
x
x