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Strutture speciali, impianti sciistici, Consorzi di bonifica, sanità, compensi ai commissari: torna di moda l’”omnibus”

Dalla maggioranza di centrodestra un’altra proposta di legge che mette insieme norme e temi tra di loro molto eterogenei. Ecco cosa prevede il testo

Pubblicato il: 11/05/2023 – 20:00
Strutture speciali, impianti sciistici, Consorzi di bonifica, sanità, compensi ai commissari: torna di moda l'”omnibus”

REGGIO CALABRIA Strutture speciali della Giunta, referendum per le fusioni dei Comuni, assunzioni a tempo determinato nella sanità. E poi aree agricole inutilizzate, il Collegio dei revisori dei conti di Giunta e Consiglio, la retribuzione dei dg degli enti para e sub regionali, il personale della Regione impiegato a Bruxelles. E infine, l’Arpacal, la Consulta regionale per la legalità, le grandi derivazioni idroelettriche, gli impianti da sci, il floro-vivaismo, il compenso ai commissari straordinari di enti regionali, le agevolazioni all’imprenditoria, i Consorzi di bonifica, il Psr. Tutto questo in una sola proposta di legge. Rispunta una nuova “omnibus” tra i provvedimenti all’esame del Consiglio regionale: secondo una pratica ormai collaudata e più volte battuta dalla maggioranza di centrodestra in questa legislatura, alla segreteria di Palazzo Campanella è stata depositata una proposta di legge che mette dentro “di tutto di più”. A promuoverla Gianluca Gallo (Forza Italia), Pietro Molinaro (Lega), Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), Michele Comito (Forza Italia) e Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia). In tutto (come si può vedere scaricando il testo allegato alla fine dell’articolo) sono 21 articoli, che intervengono a modificare ben 16 leggi regionali del passato più o meno recente (ce ne sono anche degli anni ’80 e ’90).

La tecnica della “Omnibus”

Le motivazioni sono tante, alla base di quella che ormai in linguaggio tecnico si definisce manutenzione normativa ma che spesso configura un “patchwork” o un calderone indistinto con norme e temi senza alcun nesso logico tra di loro. In alcuni casi si tratta di disposizioni necessarie per adeguare la normativa regionale alla normativa nazionale, in alcuni casi di disposizioni necessarie ad aggiornare testi ormai anacronistici o a affrontare una particolare scadenza o urgenza, ma in altri casi si tratta di disposizioni la cui ratio oggettivamente non si afferra. Ora, la tecnica della “omnibus” sicuramente risponde anche a un’esigenza di razionalizzazione e semplificazione normativa ma sicuramente non favorisce la comprensione e l’omogeneità dei testi legislativi. Questa ennesima “omnibus” della legislatura a guida centrodestra presenta infatti una notevole eterogeneità di disposizioni.  Giusto per fare qualche esempio leggendo la relazione illustrativa  della proposta di legge, si va da quella che (ri) consente al titolare di una struttura speciale della Giunta di «nominare – laddove lo ritenga opportuno o maggiormente confacente alle proprie esigenze – un numero inferiore di componenti della propria struttura… al fine di reperire professionalità di maggior rilievo alle quali – se individuate quale responsabile amministrativo o segretario particolare – è riconosciuto un trattamento economico mensile, determinato in deroga ai commi 3-bis e 3-ter, sebbene debba, in ogni caso, essere contenuto nei limiti previsti per il trattamento economico dei dirigenti di settore della Giunta regionale», alla previsione per cui «al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza… le aziende sanitarie e ospedaliere del Ssr  possono procedere, in deroga al limite del 50 per cento previsto dal comma precedente, all’assunzione di personale sanitario a tempo determinato per la sostituzione dei dirigenti medici ed operatori sanitari assenti dal servizio per gravidanza o malattia di lunga durata per grave patologia». E ancora, si punta a modificare la disciplina del Collegio dei revisori della Regione per «la finalità di garantire la massima efficienza delle attività dell’organismo». Si prevede che «la retribuzione spettante al direttore generale» di enti, aziende, fondazioni e agenzie regionali «è commisurata all’80% di quella normativamente prevista per le analoghe figure degli enti di gestione dei parchi nazionali», si punta a cristallizzare «l’equiparazione del rimborso forfetario spettante al personale assegnato all’Ufficio di collegamento della Regione Calabria a Bruxelles, a quella corrisposta a pari titolo in favore degli esperti nazionali distaccati presso l’Unione europea, onde garantire parità di trattamento». Si punta a riconoscere «la funzione di “servizio pubblico locale” alle attività sciistiche» anche attraverso «un servizio di soccorso che potrà essere svolto da personale dipendente in servizio presso gli impianti stessi», ma al tempo stesso – emerge dal testo legislativo in parola – «l’uso del centro polifunzionale di servizi riabilitativi per persone con dipendenze patologiche, denominato “La Città del Sole”, sita a Cosenza e gestita dall’associazione “Comunità Regina Pacis-Onlus”, anche per l’accoglienza di persone svantaggiate e appartenenti alle categorie a maggiore rischio di esclusione sociale e comunque senza alcun vincolo di destinazione d’uso». Infine, si punta a “calibrare” una legge, quella sulla Protezione civile, in modo da evitare l’impugnazione del governo ma anche a determinare (articolo 16) «il compenso spettante ai commissari straordinari che la Regione nomina in sostituzione degli organi di amministrazione di enti strumentali, vigilati o la cui nomina è di competenza regionale. La norma – spiega la relazione illustrativa alla Pdl – produce oneri a carico della Regione solo per la il Consorzio di bonifica Sibari-Crati che non dispone di entrate, la cui liquidazione pende da circa un ventennio», e  ad «ad assicurare ai Commissari straordinari dei consorzi di bonifica, tramite Fincalabra, un supporto di assistenza tecnico-giuridica per le attività da svolgere nell’esercizio del loro mandato, in considerazione delle difficoltà operative che spesso incontrano per carenza di personale negli enti consorziati». Tutto – si ripete – in una sola proposta di legge regionale. Quanto all’impatto finanziario, l’unico monete a carico del bilancio ella Regione sono le 50mila euro «per la copertura delle maggiori somme spettanti al personale assegnato all’Ufficio di collegamento della Regione Calabria a Bruxelles», per il resto le risorse necessarie sono già inserite negli appositi capitoli di spesa. (c. a.)

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