REGGIO CALABRIA Proprio nel giorno in cui la Calabria riceve il riconoscimento di 19 Bandiere Blu (leggi qui) per la qualità ambientale delle località marine e locustri, il consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci lancia l’allarme sui fondi regionali da erogare ai comuni virtuosi della regione. «La cerimonia di consegna delle Bandiere Blu – sottolinea Alecci – ha premiato ancora una volta la Calabria, con l’assegnazione di ben 19 “vessilli” nella nostra regione. Intendo fare i miei più sinceri complimenti ai sindaci e ai comuni che hanno ottenuto questo importante riconoscimento, sia per chi è riuscito a riconfermarsi sia per chi ha ottenuto quest’anno la Bandiera Blu per la prima volta, come Catanzaro e Rocca Imperiale. Ma nonostante il raggiungimento di questo obiettivo, da domani le amministrazioni calabresi potrebbero avere, paradossalmente, qualche problema in più da risolvere. Infatti, parrebbe che i fondi regionali che negli ultimi anni sono stati garantiti per i comuni Bandiera Blu, quest’anno non saranno erogati. Anzi, gli anni scorsi, in questo stesso periodo, le singole amministrazioni conoscevano già gli importi che sarebbero stati trasferiti dalla Regione».
Alecci evidenzia come nell’aprile del 2022 l’assessore Orsomarso aveva annunciato lo stanziamento di 450 mila euro per i comuni Bandiera Blu. «Inutile dire – afferma il consigliere – che, oltre alla visibilità e al vanto che il riconoscimento porta con sé, questi fondi regionali rappresentavano uno stimolo in più per i comuni che intendevano cominciare il percorso di ottenimento del vessillo. In un periodo non certo florido per le casse delle amministrazioni, come quello attuale, queste economie risultano fondamentali per la programmazione della stagione estiva, venendo utilizzati per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la vigilanza sulle spiagge con un numero maggiore di bagnini, il soccorso con i cani da salvamento, la pulizia delle spiagge e dei fondali, la sensibilizzazione nelle scuole, la salvaguardia dell’ambiente. Interventi che non possono essere certamente garantiti senza questi fondi. Tutto ciò appare come una grande contraddizione, soprattutto se paragonato ai tanti milioni di euro spesi per pubblicizzare la Calabria in Italia e all’estero».
«Sappiamo bene – prosegue Alecci nel suo duro intervento – che spesso la Bandiera Blu rappresenta quella certificazione di garanzia decisiva nella scelta della località da visitare da parte dei turisti, in particolar modo dagli stranieri, per i servizi e la qualità dei parametri ambientali. Servizi e qualità che se non garantiti, potrebbero generare un pericoloso effetto boomerang. Credo che le Bandiere Blu, così come le “Spighe Verdi”, rappresentino un’enorme potenzialità per la nostra regione. Ricordo, ad esempio, che la compianta presidente Santelli, durante un incontro con i sindaci, dove io rappresentavo il comune di Soverato, aveva annunciato la volontà di investire sempre di più sui comuni che avviavano percorsi di eccellenza. Una sua idea era quella di dotare, ad esempio, queste amministrazioni di un bus elettrico per il trasporto dei turisti, come premio e incentivo nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità ambientale. Mi aspetto, dunque, che il presidente Occhiuto, anche in qualità della sua delega al turismo, possa porre rimedio a questa paradossale situazione già nei prossimi giorni, in modo da permettere ai sindaci di tenere alto il nome della Calabria, programmando al meglio la prossima stagione estiva. Come detto altre volte, ritengo che sul turismo, una delle risorse più importanti per i nostri territori, si possa e si debba fare di più».
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