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Erdogan in testa in Turchia con il 10% dei voti scrutinati

Il presidente uscente in vantaggio con il 58,34%. Nessun incidente durante le operazioni di voto

Pubblicato il: 14/05/2023 – 18:23
Erdogan in testa in Turchia con il 10% dei voti scrutinati

Secondo risultati parziali diffusi dalla tv HaberTurk, il presidente Recep Tayyip Erdogan è in vantaggio con il 58,34%, alle elezioni in Turchia. Dopo lo spoglio del 10,9% delle schede, il capo dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu è fermo al 35,84%. Muharrem Ince ottiene lo 0,6% e Sinan Ogan 5,21%.
L’alleanza di cui fa parte il partito Akp del presidente turco è in vantaggio anche nelle elezioni parlamentari con il 67,89% dei consensi (435 deputati), mentre la coalizione di opposizione ottiene finora il 21,78% (146 deputati) con il 3,25% delle schede scrutinate. 
“Mi auguro che dopo la conta dei voti ci siano benefici per la democrazia turca”, ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riportano la tv di Stato Trt, dopo avere votato alle elezioni di oggi in Turchia nel distretto di Uskudar, sulla sponda anatolica di Istanbul. “Dalla mattina, il processo elettorale è andato avanti senza incidenti o problemi”, ha aggiunto il leader turco.
“Abbiamo tutti perso la democrazia”, ha detto al momento del voto Kemal Kilicdaroglu, il principale rivale del presidente turco Recep Erdogan secondo il quale  “A tutti noi è mancata la democrazia. Ci è mancato stare insieme, ci è mancato abbracciarci. Vedrete, la primavera tornerà in questo Paese se Dio vorrà e durerà per sempre”.
Compreso il numero dei residenti all’estero, gli aventi diritto erano in tutto oltre 64.1 milioni di persone. I giovani maggiorenni che avevano diritto di voto per la prima volta nella loro vita sono 4.904.672. 
I membri dell’assemblea parlamentare, composta da 600 deputati, sono scelti attraverso un sistema proporzionale in cui gli aventi diritto votano per un partito, non per un candidato, e per entrare in parlamento una formazione politica deve superare la soglia del 7% delle preferenze o fare parte di un’alleanza che la supera. A queste elezioni sarà possibile scegliere tra 36 partiti diversi. Per diventare presidente, un candidato deve invece superare la soglia del 50% dei consensi altrimenti ci sarà un secondo turno, eventualmente in programma il 28 maggio.

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