CATANZARO Otto punti all’ordine del giorno, essenzialmente pratiche dio routine salvo un paio di eccezioni. Torna a riunirsi domani pomeriggio il Consiglio regionale, per una seduta che non si preannuncia particolarmente “calda” sul piano politico. Tra i punti più significativi in discussione lunedì figura la proposta di legge a firma dei consiglieri Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia) e Pierluigi Caputo (Forza Azzurri) in materia di aree protette e biodiversità, testo che – si legge nella relazione illustrativa – “disciplina l’istituzione e la gestione delle aree protette della Calabria al fine di garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione delle aree di particolare rilevanza naturalistica della Regione, nonché il recupero e il restauro ambientale di quelle degradate”. All’ordine del giorno della seduta del 15 maggio del Consiglio regionale inoltre anche la proposta di legge a firma dei consiglieri Katya Gentile (Forza Italia) e Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) sulla “istituzione del Mese dei Bronzi di Riace”, che prevede la realizzazione di manifestazioni di carattere culturale e storico tra il 6 luglio e il 16 agosto, data in cui ricorre il 50esimo anniversario del ritrovamento delle statue.
Con tutto il rispetto, insomma, nulla di straordinariamente sconvolgente, verosimilmente ci saranno spunti polemici – l’ambiente e i Bronzi comunque non sono temi di routine – ma sarà normale dialettica d’aula. Ben diverso invece fin da ora appare il clima che si respirerà nella prossima seduta consiliare già calendarizzata per il 22 maggio (data comunque da ufficializzare), perché in quella seduta ci sarà il dibattito sui fondi europei per come sollecitato dall’opposizione e verosimilmente il centrodestra proverà a portare in discussione la riforma del mercato del lavoro – con la trasformazione di Azienda Calabria Lavoro nell’agenzia Arpal – fortemente voluta dal governatore Roberto Occhiuto e prevedibilmente qualche altro provvedimento che sta particolarmente a cuore alla maggioranza. E infatti nella prossima settimana sono programmate due commissioni che rivestono una certa importanza perché denotano un tentativo di accelerazione da parte del centrodestra: la prima Affari generali e istituzionali e la Terza Sanità e politiche sociali. La Terza si occuperà della riforma del mercato del lavoro, per la quale la presentazione di emendamenti scade domani: se il testo sarà licenziato – come sembra scontato – vederlo poi all’ordine del giorno del 22 maggio non è così azzardato. La prima Commissione invece inizierà la discussione di merito sull’ennesima “omnibus” presentata dal centrodestra in questa legislatura: un insieme di norme su “laqualunque,” dalle strutture speciali alle assunzioni in sanità, dai Consorzi di bonifica ai revisori dei conti della Regione e così via discorrendo. Sia pure sottotraccia, già sta facendo discutere una norma contenuta nella nuova “Omnibus”, segnatamente quella all’articolo 3 che modifica la legge regionale sulla fusione dei Comuni del 2006 rendendo ora semplicemente “consultivo” il referendum dei cittadini dei Comuni interessati. Il centrosinistra, a partire dal Pd, ha già annunciato una dura opposizione a una modifica che a suo dire punta a “neutralizzare” o comunque “comprimere” le prerogative dei Comuni e la voce dei cittadini sulle fusioni, e sono diversi gli analisti che mettono in relazione questo ritocco della normativa sulle fusioni con la presentazione da parte del centrodestra della legge sulla “Grande Cosenza” da attuare attraverso la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero, una fusione che il centrodestra sembra intenzionato fortemente a concretizzare. (a. c.)
x
x