CORIGLIANO ROSSANO La Dda di Catanzaro ha chiuso le indagini sull’omicidio di Pasquale Aquino, ucciso in un agguato la sera del 3 maggio scorso nella frazione “Schiavonea” di Corigliano Rossano. In quella circostanza la vittima era stata avvicinata da un sicario che lo aveva raggiunto mentre scendeva dalla sua auto per fare rientro a casa sparandogli diversi colpi di pistola senza lasciargli scampo prima di allontanarsi a bordo di una moto condotta da un complice. Pasquale Aquino, nel 2017, era rimasto coinvolto in un’inchiesta su un gruppo criminale che avrebbe gestito un’attività di spaccio di droga nell’area di Corigliano Rossano.
Nel dicembre 2012 dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Giuseppe De Salvatore, su richiesta del procuratore aggiunto, Giancarlo Novelli, del sostituto Alessandro Riello e del procuratore capo dell’Antimafia catanzarese, Nicola Gratteri erano state emesse 12 misure cautelari, di cui 6 in carcere nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, non solo per l’omicidio di Pasquale Aquino, ma anche per il tentato omicidio di Cosimo Marchese avvenuto il successivo mese di giugno in località Pirro Malena.
Il presunto esecutore materiale sia del delitto Aquino che del tentato omicidio di Marchese sarebbe il 21enne Francesco Le Pera. Assieme a lui avrebbero agito Manuel Intrieri, anch’egli 21enne, Giorgio Arturi di 39 anni, Piero Francesco Chiaradia di 49 e Giovanni Chiaradia di 55.
Gli altri indagati, le cui posizioni non sono direttamente connesse all’omicidio, sono: Matteo Domenico Maria Arcidiacono; Antonio Pio Carvelli detto “Brivido”; Francesco Cufone; Annamaria Iacino; Antonio Martino. Il dodicesimo indagato è un minore: gli atti che lo riguardano sono stati trasferiti al Tribunale del minori. (redazione@corrierecal.it)
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