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L’Arpacal accende il dibattito. Occhiuto: «Nessuna epurazione e sull’ambiente siamo virtuosi rispetto al passato»

Il governatore replica al Pd e motiva la nomina di Errigo: «Garanzia di indipendenza». Ok di M5S, DeMa e Misto al testo sull’agenzia

Pubblicato il: 15/05/2023 – 16:45
L’Arpacal accende il dibattito. Occhiuto: «Nessuna epurazione e sull’ambiente siamo virtuosi rispetto al passato»

REGGIO CALABRIA E’ il tema dell’ambiente e della depurazione a tenere banco all’inizio della seduta del Consiglio regionale. Ad animare il dibattito una proposta di legge di modifica della normativa sull’Arpacal, con il consigliere regionali del Pd Ernesto Alecci che denuncia la mancata conclusione di un progetto di monitoraggio dei corpi idrici e il governatore Roberto Occhiuto che replica dicendo di trovare «lunare che si va a trovare la pagliuzza senza guardare le travi del passato, perché proprio in tema di depurazione e ambiente «non ci si può contestare nulla», e lo stesso Occhiuto poi specifica che con riferimento al management dell’Arpacal, con la nomina del generale della Guardia di Finanza Emilio Errigo quale commissario dopo la guida di Domenico Pappaterra, «non c’è stata nessuna epurazione», semplicemente «tutto finisce e alla scadenza abbiamo deciso di individuare un profilo che avesse questi requisiti di indipendenza.

Arsac

Il primo punto all’ordine del giorno comunque è l’approvazione del bilancio di previsione dell’Arsac, azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura. Secondo Raffaele Mammoliti del Pd «questo bilancio di Arsac presenta un approccio solo tecnico-contabile, un bilancio ingessato dal punto di vista politico e  strategico, manca un indirizzo di programmazione da parte del governo regionale e dell’assessore competente. Con uno stanziamento di sole 4mila euro per la divulgazione l’Arsac si conferma che non c’è la visione strategica di questo ente che opera in un settore fondamentale per la Calabria. Chiedo chiarimenti all’assessore sulla liquidazione della vecchia Arssa e se non sia il caso di dedicare una seduta ad hoc ai temi dell’agricoltura». A relicare è l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo: «Arsac continua a svolgere in ruolo da protagonista e un ruolo attivo di divulgazione e promozione dopo 20 anni in cui questa agenzia era stata dimenticata, è poi un ente in equilibrio. Non va sui giornali ma contribuisce a rendere più robusta l’agricoltura , c’è anche grande attenzione da parte del presidente della Giunta  su questo come sugli altri strumentalo della Regione. Sono disponibile a raccogliere suggerimenti per una riflessione più approfondita su questi temi, e  un confronto  sull’agricoltura perché può essere l’occasione di presentare risultati interessanti».

Arpacal

Quindi la proposta di legge sull’Arpacal, proposta che prevede una più puntuale definizione dei compiti dell’agenzia, come il “supporto allo sviluppo sostenibile”, equipara la retribuzione del direttore generale a quella dei dirigenti generali della Giunta regionale, considerando solo le voci relative allo stipendio tabellare, alla retribuzione di posizione e alla retribuzione di risultato, con esclusione di ogni altra indennità e dispone  che la retribuzione dei direttori amministrativo e scientifico è ridotta del 20%. All’attacco il democrat Alecci: «Purtroppo in questi mesi c’è stata una vicenda molto grave. Nonostante le mie richieste di seguire il monitoraggio dei corpi idrici, per il quale erano previsti 2 milioni di fondi europei, che era un progetto iniziato con questa amministrazione, la Regione non ha fatto nulla, rischiamo di perdere queste risorse e quindi i calabresi non conosceranno lo stato di salute delle loro acque. Ricordo – spiega Alecci – che presidente sulla depurazione dice “non faremo sconti a nessuno”, ma allora all’assessore all’Ambiente faremo questo sconto? E noto purtroppo l’assenza dell’assessore all’ambiente».  A replicare Pasqualina Straface di Forza Italia: «Per quanto riguarda il monitoraggio e la depurazione il presidente Occhiuto ha attivato un’azione forse mai attivata in Calabria e penso che quest’anno raggiungeremo risultati ancora più importanti. Non è vero quello che dice Alecci perché l’impegno è proseguire quell’azione di rafforzamento del monitoraggio e della tutela delle acque: il termine di scadenza per non perdere quelle risorse è il 31 dicembre 2023 e quindi c’è tutto il tempo per intervenire». Sulla stessa lunghezza d’onda Pietro Raso della Lega: «Mai nessuna giunta regionale ha chiamato ad aprile tutti i comuni per sapere com’è la situazione della depurazione delle acque come si sta facendo ora». Interviene poi Ferdinando Laghi di DeMa, che sottolinea la necessità che «l’Arpacal, come tutte le Arpa, sia slegata dalla politica».  

L’intervento di Occhiuto

Prende la parola poi il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto: «Sono un po’ sorpreso dall’intervento di Alecci perché questa proposta di legge è stata approvata all’unanimità, inoltre riduce indennità del direttore generale dell’Arpacal e quindi fa una cosa virtuosa. Ogni tanto ci piacerebbe che l’opposizione riconosca quando la maggioranza produce qualcosa di virtuosa, soprattutto con riferimento alle attività degli enti strumentali. Ha ragione Laghi ma evidenzio che noi abbiamo deciso di nominare alla guida dell’Arpacal un uomo che la sua indipendenza l’ha dimostrato nella sua carriera, un generale della Guardia di Finanza (Errigo ndr), propri perché avvertiamo la necessità che l’Arpacal debba svolgere un’azione in assoluta indipendenza. Anche qui le differenze con il passato qualcuno le riconoscere in un impulso di onestà intellettuale. Io non ho mai dato corso a epurazioni o liste di proscrizione: alla guida dell’Arpacal c’era un bravo politico, un bravo dirigente del Pd, che ho mantenuto in carica perché aveva maturato delle esperienze, poi però tutto finisce e alla scadenza abbiamo deciso di individuare un profilo che avesse questi requisiti di indipendenza come ha il generale Errigo. Con delusione – rimarca il governatore –  risconto che in ogni occasione si fa polemica agganciandosi a questioni che nulla hanno a che fare con il merito delle leggi. Io ho dato dimostrazione –  credo di non risparmiarmi  nell’impegno  – che proprio sull’ambiente e la depurazione ho concentrato molti sforzi e non ricordo presidenti, di qualsiasi colore politico, che abbiano fatto altrettanto. Sulla qualità delle acque questa Giunta ha investito anche risorse ulteriori rispetto a quelle destinate, sia nel 2022 sia in questa stagione. Trovo davvero lunare che si va a trovare la pagliuzza senza guardare le travi del passato. Contestate l’attività del governo regionale su qualsiasi ma non sugli impegni sulla depurazione e sull’ambiente che questa Giunta ha tentato di produrre con risultati che non sono facilmente conseguibili in brevissimo tempo. La Calabria è una delle regioni con più impianti in rapporto alla popolazione,  ha 539 depuratori, questo dato la dice lunga su come sono state fatte le celte in passato, al di là del colore politico, non c’ stata alcuna programmazione del fabbisogno, abbiamo fatto la ricognizione di tutti gli impianti, chiamando i sindaci, collaborando con prefetture, forze dell’ordine e procure e abbiamo raggiunto il risultato del 30-40% di benefici.  Stiamo intervenendo per rifare quello fatto lo scorso anno ma anche per aggiungere un quid perché sono riuscito a convincere il governo nazionale, grazie a un emendamento che ho fatto approvare,  a regolamentare l’attività degli autospurgo. La gran parte svolge il proprio lavoro in modo virtuoso, ma alcuni autospurgo no e quindi abbiamo deciso di installare Gps sugli autospurgo per evitare comportamenti non rispettosi dell’ambiente e dei cittadini. Stiamo lavorando per un miglior collettamento ma lo facciamo con la fatica di chi ha raccolto anche qui un contesto non brillantemente governato in passato. Certo, si può fare di più e di meglio e siamo impegnati in questo, ma ogni tanto – conclude Occhiuto – vorrei che ci sia  più onestà intellettuale dall’opposizione».  Per dichiarazioni di voto ancora Alecci, che preannuncia l’astensione del Pd: «Il presidente Occhiuto è abile a spostare il discorso ma non accetto che si parli di onestà intellettuale. Ho riconosciuto gli sforzi  del presidente Occhiuto ma se non c’è un monitoraggio sulla salute delle acque non potrà capire se i suoi sforzi hanno successo, e su questo tema Arpacal ha fallito, e poi per salute delle acque non si intende solo il mare. Penso che la nostra onestà intellettuale sia indiscutibile».  Antonio Lo Schiavo, del Misto, che annuncia il a favore, sostiene che «non può bastare la riduzione delle indennità per sgomberare il campo dai dubbi» mentre Antonello Talerico, sempre del Misto,  dice «no a strumentalizzazioni politiche visto che già nel 2004, quando ci fu un’indagine di De Magistris, si evidenziò lo stato della depurazione in Calabria e in pochi mesi non si possono fare miracoli». A favore rispetto al testo della maggioranza di centrodestra anche DeMa e M5s. (c. a.)

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