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Decreto Ponte, il Governo ottiene la fiducia a Montecitorio. Ecco le misure al voto

Il testo senza modifiche andrà all’esame della Camera e poi, per la seconda lettura, al Senato

Pubblicato il: 16/05/2023 – 15:56
Decreto Ponte, il Governo ottiene la fiducia a Montecitorio. Ecco le misure al voto

ROMA Il governo incassa la fiducia alla Camera sulla conversione in legge senza modifiche del decreto sul Ponte sullo Stretto con 206 voti a favore, 124 contrari e 5 astensioni. Il voto finale è previsto domani, poi il provvedimento, che scade il 30 maggio, passerà al Senato per la seconda lettura.

Le misure previste

Queste le principali misure previste dal decreto:

Governance della Stetto di Messina SpA

Il decreto rivede l’assetto e la governance della società Stretto di Messina Spa affidando la quota di maggioranza (51%) al Ministero dell’economia e delle finanze che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La quota restante del capitale viene attribuita a RFI, Anas e alle regioni Sicilia e Calabria. Il Consiglio di amministrazione sarà composto da cinque membri: due designati dal MEF d’intesa con il MIT, che ricoprono rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato; uno designato dalla Regione Calabria; uno designato dalla Regione Sicilia; uno designato congiuntamente da RFI ed ANAS.

Piano economico e concessione

Il MIT ed il MEF dovranno stipulare con la Società e con i soci un accordo di programma. Il MIT in particolare dovrà aggiornare la Convenzione di concessione con atti aggiuntivi, che dovranno prevedere: la durata della concessione per la gestione per un periodo di 30 anni decorrenti dall’entrata in esercizio dell’opera, in continuità con quanto previsto dalla Convenzione di concessione; il cronoprogramma per la realizzazione dell’opera; il nuovo piano economico finanziario della concessione. Il Piano economico a sua volta conterrà la stima dei costi di realizzazione e gestione del Ponte, le modalità di reperimento dei fondi destinati alla realizzazione dell’opera, i ricavi complessivi previsti e le tariffe di pedaggio stradale e ferroviario, il canone di utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria riscosso da RFI.

Costi e gestione

Con un emendamento del governo approvato in commissione si introduce un sistema per l’aggiornamento dei costi dell’opera nel limite massimo dell’importo di 13,5 miliardi di euro, indicato nell’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza. Gli impianti ferroviari, ad ultimazione e collaudo definitivo del Ponte, passeranno in esercizio, gestione e manutenzione ad RFI che se ne assumerà i relativi costi.

Conferenza dei servizi, VIA ed espropri

Il MIT indice una Conferenza di servizi sul progetto definitivo alla quale partecipano le amministrazioni statali e gli enti territoriali interessati dalla realizzazione dell’opera. La conclusione della conferenza deve avvenire entro il termine previsto per la conclusione del procedimento di VIA (vale a dire 90 giorni dalla ricezione della documentazione). Con un altro emendamento approvato in Commissioni sono state disciplinate le procedure si esproprio necessarie alle opere di realizzazione del Ponte.
In particolare è stato previsto un apposito spazio internet denominato ‘cassetto virtuale’ per la dematerializzazione delle comunicazioni e dei documenti e per garantire la pubblicità e la trasparenza delle procedure. Per l’implementazione dei sistemi informatici è stata autorizzata la spesa di 150.000 euro per il 2024.

Opere e servizi connessi al Ponte

Per consentire di completare celermente l’adeguamento e la riqualificazione dell’autostrada A19 Palermo-Catania, considerato intervento funzionale alla completa operatività del ponte, in Commissione è stata inserita una norma che prevede, su proposta del Ministero delle Infrastrutture di concerto con il Ministero dell’economia, la nomina di un Commissario straordinario per il coordinamento degli interventi. Inoltre, entro 60 giorni dall’approvazione del progetto definitivo, la Regione Sicilia e la Regione Calabria, sentiti gli enti locali interessati, devono adottare un piano integrato condiviso per adeguare il sistema di trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto di Messina alle esigenze di mobilità derivanti dalla realizzazione del ponte, per assicurare adeguati livelli di servizi anche in considerazione delle esigenze logistiche e trasportistiche dei cantieri.

Piano di comunicazione

La società concessionaria sottoscrive apposita convenzione con o Comuni di Messina e di Villa San Giovanni per l’adozione di un ‘piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte sullo Stretto’ per l’attuazioni di iniziative di informazione e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini a partire dal 2024. E per tutta la fase di realizzazione dell’opera fino al collaudo.

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