LAMEZIA TERME Un annuncio arrivato un po’ a sorpresa, di quelli che in città destano un po’ scalpore ma anche tanto entusiasmo. Tra scetticismo e ufficializzazioni l’Fc Lamezia Terme dopo l’eliminazione in semifinale playoff contro il Trapani ha voltato definitivamente pagina e, dopo aver risolto consensualmente il rapporto lavorativo con il direttore generale Andrea Gianni, ha comunicato l’arrivo di Fabrizio Maglia. Ruolo, neanche a dirlo, quello di direttore sportivo per la stagione 2023/2024. Nota ufficiale del club con annesso ringraziamento, in vista della prossima conferenza stampa di presentazione.
Un nome, quello di Maglia, di assoluto spessore in termini di conoscenza e qualità. Ma, soprattutto, di esperienza. Quella maturata dopo anni di carriera, sempre sui campi di calcio tra scouting e partite, tra spalti e spogliatoio al Capo Vaticano, al Francavilla Fontana e il Cosenza. Qui da direttore sportivo nella stagione 2006/2007, in Serie D, la squadra rossoblù finì al quarto posto, poi raggiunse la semifinale playoff. E poi la Vigor Lamezia, con la promozione in Lega Pro al termine della stagione del 2014. Poi la cronaca, pagina da dimenticare e lasciata ormai alle spalle dopo l’inchiesta “Dirty Soccer”. Dopo l’esperienza al Rende e un anno lontano dai campi, almeno ufficialmente, per Fabrizio Maglia il tanto atteso ritorno a Lamezia, anche se stavolta con un club diverso rispetto alla Vigor a cui proprio Maglia ha legato la parte più importante della sua carriera professionale.
Per Fabrizio Maglia è però ora tempo di voltare pagina e riscrivere una nuova storia. In gioco c’è tantissimo: innanzitutto il rilancio della sua carriera e, soprattutto, lo slancio definitivo dell’Fc Lamezia del patron Felice Saladini che, svanita la corsa promozione anche quest’anno ai playoff, deve ripartire per una nuova esaltante stagione. L’esperienza di Fabrizio Maglia servirà proprio a questo, a costruire una squadra con nomi di categoria e giovani promettenti, quel mix fondamentale per poter sperare in quel tanto atteso salto di categoria. Il lavoro da fare sarà tantissimo, lasciandosi alle spalle il peggio di queste ultime due stagioni ripartendo dagli errori commessi e dagli aspetti positivi. Il campo e i risultati faranno il resto. (g.curcio@corrierecal.it)
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